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ROMA – A una settimana dallo scoppio della polemica per le parole pronunciate dal ministro Valditara nel giorno della nascita della fondazione Cecchettin, è Luciana Littizzetto a rivolgersi a quello che chiama il “fantasista” in un “governo di attaccanti”. Nella puntata del 24 novembre di Che tempo che fa sul Nove, la comica ha letto la sua letterina settimanale con destinatario proprio il ministro dell’Istruzione e del Merito. E poi ha realizzato un test per aiutare le donne a dire ‘basta’ alle relazioni tossiche.
“Caro Valditara– legge Luciana- ministro dell’Istruzione, del Merito e delle grandi inopportunità. Tu che, al convegno della fondazione Cecchettin, a un anno dalla sua scomparsa, hai detto che il patriarcato non esiste, è stato abolito negli Anni 70 e che la violenza si deve agli immigrati e lo hai detto in faccia al papà, alla sorella, al fratello, alla zia di Giulia, che è stata ammazzata da un uomo italianissimo, un bravo ragazzo, di buona famiglia, che abitava a soli 38km da casa sua. E Giulia non è la sola, è una, come tutti sanno, delle tante donne uccise da un uomo italiano”.
“Il 90% degli aggressori sono italiani– continua- segnatelo Voldermort. Il patriarcato esiste, legge o non legge e il femminicidio non ha nazionalità. Lo ius merde è mondiale, non ha confini. Tu Valditara la pensi così, secondo me è sbagliato. Non posso discutere quello che pensi tu, ma mi chiedo, ma proprio quel giorno lì la dovevi dire questa roba? Non ti è comparso nella testa un grande punto interrogativo? Non hai pensato ma sta boiata non sarebbe meglio non dirla? Se avevi tanta urgenza potevi scriverla in un bigliettino e ingoiarlo. Non hai un filtro, un tubo minchialitico come quello delle auto, un filtro come nell’aria condizionata, che separa la verità dai dati falsi? Per di più lo hai detto in un video registrato, neanche in diretta e nessuno rivedendolo ti ha detto ‘Sei sicuro?’”.
Luciana Littizzetto ha, poi, letto una sorta di vademecum “per aiutare noi donne a muoverci nel limbo in cui capita di trovarci”. Vari punti per capire le cose che sono normali e quali non lo sono in una relazione perché “dire basta non è facile come sembra”. Così, la comica ha fatto un elenco:
Infine, l’invito a chiedere aiuto in situazioni di difficoltà chiamando il 1522: un servizio anonimo e gratuito, in grado di supportare le richieste di tutte le donne.
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