sabato 15 Novembre 2025

Oggi la sentenza per Giulia Tramontano: i pm hanno chiesto l’ergastolo per Impagnatiello

Arriverà oggi la decisione della Corte d'Assise per Alessandro Impagnatiello, l'ex barman che il 27 maggio 2023 uccise con 37 coltellate la sua compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese

BOLOGNA – Arriverà oggi la sentenza per l’uccisione di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 uccisa il 27 maggio 2023, incinta di sette mesi del piccolo Thiago, dal suo compagno Alessandro Impagnatiello, 31 anni che al tempo del delitto lavorava come barman in un locale di lusso di Milano. La Procura (pm Alessia Menegazzo e procuratrice aggiunta Letizia Mannella) hanno chiesto l’ergastolo (con 18 mesi di isolamento diurno) per il giovane al termine della requisitoria della scorsa udienza dell’11 novembre davanti alla Corte d’Assise di Milano. A decidere il verdetto, come avviene sempre in Corte d’Assise, saranno due giudici togati e sei popolari. Impagnatiello è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e dall’aver ucciso la convivente. C’è anche il reato di interruzione di gravidanza non consensuale e di occultamento di cadavere.

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L’INCONTRO CON L’AMANTE E POI IL DELITTO

L’ex barman, 31enne, uccise Giulia con 37 coltellate nella casa dove vivevano insieme a Senago, in provincia di Milano, la sera di sabato 27 maggio al termine di una giornata che aveva cambiato per sempre la loro vita di coppia. Scoperto il tradimento di lui, infatti, quel pomeriggio Giulia e A., l’amante del ragazzo (che lavorava nel suo stesso bar), si erano incontrate in un bar di Milano e quindi tutto il castello di bugie costruito (malamente) da Impagnatiello era crollato una volta per tutte. Impagnatiello, che portava avanti da più di un anno una storia parallela con una collega a cui aveva raccontato che il bambino non era suo e che Giulia aveva problemi mentali, da mesi tentava di avvelenare Giulia (pare per farla abortire) somministrandole veleno per topi negli alimenti. L’accusa, nella scorsa udienza, ha parlato di “viaggio nell’orrore” prima di cominciare a riepilogare le vicende degli ultimi mesi che hanno portato all’uccisione della 29enne e del piccolo Thiago.

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