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Cercano scooter rubati, trovano un maxi-deposito di droga in stile ‘narcos’

Operazione della Polstrada di Bologna e Ravenna. Un'indagine sul furto di motocicli elettrici conduce gli inquirenti in una villetta nella campagna romagnola

Pubblicato:25-11-2022 14:50
Ultimo aggiornamento:25-11-2022 14:50

DROGA
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BOLOGNA- “More than scooters”. C’era in effetti molto più che cinque scooter rubati nella villetta di Massa Lombarda perquisita a fine ottobre dagli investigatori della Polstrada di Bologna, assieme ai colleghi di Ravenna. Nella dependance gli agenti hanno ritrovato un quantitativo di droga degno del deposito di un narcotrafficante: un quintale di hashish in panetti da un etto l’uno, 13 chili di marijuana in sacchi da 4 chili, 56 grammi di cocaina, quattro bilancini di precisione e 42 proiettili da guerra calibro 38 e 9.

L’INDAGINE SUL FURTO DEI MOTORINI

Abbastanza per spedire in carcere il figlio del proprietario della casa, un noto pregiudicato, agli arresti domiciliari. Alla villetta nelle campagne della Romagna, la Polizia è arrivata investigando su un furto di scooter elettrici. A luglio, infatti, la stradale di Bologna aveva recuperato in zona Roveri nove motocicli elettrici, parte di un maxi-furto di 19 moto ai danni della concessionaria Seat di Villanova di Castenaso. I nove motorini recuperati erano stipati all’interno di un autocarro rubato e pronti per essere portati via e riciclati.

LA VILLETTA-DEPOSITO A MASSA LOMBARDA

Le indagini, coordinate dalla pm di Bologna, Anna Sessa, hanno condotto gli agenti, che seguivano i movimenti dei dieci scooter ancora in possesso dei ladri, alla villetta di Massa Lombarda, dove, in un container, sono stati ritrovati cinque dei dieci motocicli non ancora recuperati dalle forze dell’ordine. Durante la perquisizione, però, è stata trovata anche una montagna di droga.


PADRE E FIGLIO ARRESTATI

“E’ mia”, ha detto il figlio del padrone di casa, anche lui noto alle cronache giudiziarie per traffico di sostanze stupefacenti, che ha ammesso di essere il proprietario anche dei motorini. Il ragazzo ha deciso di collaborare con gli investigatori consegnando altri quattro scooter che teneva in un magazzino al Pilastro, a Bologna. Alla luce dei ritrovamenti e considerato il curriculum criminale dei due soggetti, originari del salernitano, il sostituto procuratore Silvia Ziniti ha autorizzato l’arresto dei due uomini, disponendo la custodia in carcere del figlio ventisettenne e gli arresti domiciliari al padre per gravi motivi di salute, provvedimenti convalidati dal Tribunale di Ravenna.

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