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VIDEO | Accuse di stupro al suo compagno, Valeria Bruni Tedeschi lo difende: “Les Amandiers impensabile senza di lui”

Il compagno Sofiane Bennacer sulla prima pagina di Liberation per presunte violenze sessuali

Pubblicato:25-11-2022 14:51
Ultimo aggiornamento:25-11-2022 16:15

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ROMA – “Oggi è la giornata sulla violenza sulle donne e tengo ad esprimere il mio profondo rispetto per la libertà di parola, delle donne e del mio forte attaccamento al fatto che possano essere ascoltate. Sono stata io stessa vittima di abusi durante la mia infanzia e conosco il dolore di non essere stata presa sul serio. Ciò non mi impedisce di essere sbalordita per il quotidiano ‘Liberation’ e per il trattamento che ha riservato a un giovane uomo oggetto di un’indagine penale in corso, senza alcun rispetto per il principio di presunzione di innocenza. Sono rimasta artisticamente impressionata da Sofiane Bennacer fin dal primo casting del mio film e ho fortemente voluto che ne fosse l’attore principale, nonostante le voci che circolavano e di cui ero a conoscenza”. Così Valeria Bruni Tedeschi ha risposto alle accuse di presunte violenze sessuali rivolte dal quotidiano ‘Libération’ a Sofiane Bennacer, attore e suo compagno. L’attrice e regista ha tradotto per la stampa italiana la dichiarazione fatta all’agenzia France Press, in occasione della presentazione a Roma del suo film ‘Forever Young – Les Amandiers’.

“I miei produttori hanno espresso timori e riserve, ma gli ho comunicato che queste voci non dovevano mettere in discussione questa mia scelta e che era impensabile per me fare il film senza di lui. Li ringrazio per la fiducia e mi assumo- ha proseguito- la piena responsabilità della mia scelta. Successivamente abbiamo saputo che era stata presentata una denuncia. Le riprese erano allora iniziate. Cambiare attore avrebbe creato ostacoli giuridici impensabili. Per quello che mi riguarda, ho lavorato a lungo per le prove con Sofiane ed ero totalmente sicura delle sue qualità umane: quando filmi qualcuno vedi chi hai di fronte a te. Questa mattina, sono indignata nel vedere che un giornale come ‘Libération’ possa calpestare a tal punto il principio della presunzione di innocenza, ostentare vergognosamente questa vicenda, e mettere in prima pagina la foto di un giovane uomo con del sangue sulle mani”.

Continua Bruni Tedeschi parlando di Bennacer: “Ad oggi, è chiaro a tutti che non è stato ancora giudicato, e questa scelta editoriale non è secondo me altro che un puro linciaggio mediatico, ben lontano dalla volontà di informare in modo obiettivo e imparziale. Aggiungerei che decine e decine di persone si sono dedicate con passione e impegno totale al film, e che questo approccio è profondamente irrispettoso di tutto il loro meraviglioso lavoro. Non devo esprimermi sulla mia vita privata, ma visto che sono tenuta a renderne conto, voglio dire che abbiamo effettivamente una relazione amorosa, ma questo rapporto è iniziato molto dopo la fine delle riprese, ed è basato innanzitutto su un’amicizia profonda”, le parole della regista.


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