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‘Più libri più liberi’ cambia date: dal 2025 non si svolgerà più a dicembre

L’Associazione Italiana Editori (Aie): "Una scelta sofferta, siamo al lavoro per trovare la collocazione migliore, compatibilmente gli eventi dedicati al libro in Italia"

Pubblicato:25-11-2022 13:28
Ultimo aggiornamento:25-11-2022 16:35
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più libri più lberi
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ROMA – A partire dal 2025 ‘Più libri più liberi’, la fiera nazionale della Piccola e media editoria, non si svolgerà più nel mese di dicembre. Lo ha deciso l’Associazione Italiana Editori (Aie), organizzatrice della Fiera fin dalla sua nascita nel 2002. Complice la scadenza del contratto di locazione della Nuvola dell’Eur, l’Aie avrebbe accolto la richiesta portata avanti dalle librerie romane di spostare una fiera che si svolge nel periodo natalizio.

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“Senza escludere alcuna ipotesi per il futuro- ha spiegato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi- rimane più forte che mai il nostro impegno a garantire al meglio lo sviluppo e il successo di ‘Più libri più liberi’ che si è imposta nel corso degli anni come appuntamento obbligato per la piccola e media editoria e per i lettori nel calendario fieristico nazionale e internazionale”.


“Siamo già al lavoro con tutti i soggetti coinvolti, a partire dai piccoli e medi editori che sono il cuore di questa manifestazione e da Eur, che ci ospita nella splendida Nuvola- ha aggiunto Annamaria Malato, presidente di ‘Più libri più liberi’- per trovare la collocazione migliore, compatibilmente con il calendario dei numerosi eventi dedicati al libro in Italia e con il calendario culturale di Roma”.

“Ascolteremo le esigenze di tutti i soggetti coinvolti- ha commentato Diego Guida, presidente del Gruppo piccoli editori di AIE- tra cui i librai che lamentano rischi di ricadute negative sulle vendite natalizie dall’attuale calendario e da cui ci aspettiamo, in pieno spirito di collaborazione, l’impegno per la valorizzazione delle edizioni dei piccoli e medi editori”.

LIBRAI ROMANI: BENE CAMBIO DATA FIERA PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI

“Ringrazio l’Aie che ha saputo far suo il nostro grido di allarme e mi auguro un futuro di costruttiva collaborazione per il bene della filiera editoriale e dello sviluppo culturale del nostro Paese”. Con queste parole la presidente di Ali Roma-Confcommercio, Ilaria Milana, ha commentato il cambio della data della fiera ‘Più libri più liberi’ a partire dal 2025, “una richiesta portata avanti da anni dall’associazione dei librai romani” che da un paio di anni disertano la manifestazione.

“Saluto con favore la decisione di Aie- ha aggiunto Paolo Ambrosini, presidente nazionale Ali – con la quale si riconosce la bontà delle richieste avanzate da tempo da Ali che si è fatta interprete del disagio della categoria. Un risultato che matura dopo una contrapposizione anche dolorosa e che confido possa essere superata già a partire dall’edizione corrente convinto che solo l’alleanza tra librai ed editori può aiutare il paese a superare la sfida della lettura. Invito pertanto Aie e i piccoli editori e le istituzioni tutte ad avviare sin da subito un tavolo di confronto per delle misure concrete a sostegno della lettura, come ad esempio la detrazione fiscale, e del ruolo delle librerie le uniche che offrono un presidio e uno spazio di visibilità al libro tutto l’anno”.

GOTOR: BENE DECISIONE SU DATE ‘PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI’

“Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione resa pubblica oggi dall’Associazione Italiana Editori di cambiare, a partire dal 2025, il periodo in cui si tiene a Roma la fiera nazionale della piccola e media editoria ‘Più libri più liberi’, venendo così incontro anche alle esigenze delle librerie indipendenti cittadine e alla loro richiesta che un evento di tale portata non si tenga a ridosso delle festività natalizie, mettendole in difficoltà per quanto riguarda le vendite”. Così in una nota l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor. “Questa decisione è un fatto concreto, che dimostra l’attenzione dell’Associazione Italiana Editori nei confronti di un mondo, quello delle piccole librerie, che è fondamentale non solo per la diffusione dei libri e della lettura ma anche per il ruolo di presidio sociale di prossimità che svolge. Questa scelta- ha concluso Gotor- serve a valorizzare l’interesse pubblico comune che deve animare editori e librai, ossia difendere e promuovere in ogni modo e in ogni sede la civiltà del libro e la lettura

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