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Violenza sulle donne, in Italia sei milioni di vittime e Rai 2 insegna come fare la spesa sexy

L'editoriale del direttore Nico Perrone per DireOggi

Pubblicato:25-11-2020 16:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:38

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ROMA – Anche oggi, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel nostro Paese ne sono state uccise altre due: in Veneto e in Calabria. Una mattanza che non si arresta, molte volte sommersa dall’omertà, dalla paura ed anche da una risposta dello Stato – forze dell’ordine e giustizia- che spesso arriva troppo tardi.

“I fantasmi non cambiano il mondo, gli esseri umani sì”. E’ il messaggio che come agenzia Dire, realtà che impiega 130 dipendenti, metà uomini e metà donne, da sempre dà ampio spazio e risalto a questo dramma che si ripete, ha voluto lanciare in occasione di questa data importante. Oltre 6 milioni di donne in Italia hanno subito nella loro vita violenza fisica o sessuale, quasi la meta’ per mano del proprio partner e dell’ex. Su questo sito potete anche vedere il video realizzato dall’agenzia Dire che spinge a rompere con l’omertà ad essere coraggiosi. Si sono fatti importanti passi in avanti ma c’è ancora molta strada da fare, da qui l’invito “a togliere il velo” per vedere, per capire e trovare il coraggio di dare una mano.
E fa rabbia, di fronte a questo dramma, trovarsi invece a dover arrabbiarsi per quanto accaduto ieri su Rai 2, nel corso del programma pomeridiano ‘Detto fatto’ dove invece si è riproposta un’immagine della donne vecchia e ritrita, che riporta indietro di anni, non aiuta e annulla sacrifici e le mille battaglie per l’emancipazione. Non avevamo bisogno di vedere la scenetta con Emily Angelillo che insegna, in un vero e proprio tutorial con carrelli e scaffali, a fare la spesa sexy al supermercato, a come trasformarlo in palcoscenico. Indossando minigonna, inarcando la schiena per afferrare il prodotto, ondeggiando con i fianchi quando si spinge il carrello ed anche con la spiega di cosa fare se un prodotto cade in terra… Spettacolo indecente, passato sulla tv pubblica. E bene hanno fatto tante donne, e uomini, a protestare, a chiedere conto a chi, pagati da tutti noi, doveva almeno dare un’occhiata, sollevare qualche dubbio, visto che eravamo proprio alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne. E non c’è ironia che tenga, perché quelle immagini rimettono il cartellino col prezzo sulle donne, ri-trasformano l’immagine femminile in mero oggetto da mostrare. Per questo i dirigenti Rai devono rispondere e spiegare come sia stato possibile mandarlo in onda.

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