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Ns contro mozione di sfiducia per Arzilli: “E’ incoerente”

SAN MARINO - La mozione di sfiducia nei confronti di Marco Arzilli "la devono presentare domani mattina, altrimenti

Pubblicato:25-11-2015 17:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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SAN MARINO – La mozione di sfiducia nei confronti di Marco Arzilli “la devono presentare domani mattina, altrimenti risulta evidentemente una manovra politica calcolata al millimetro, di quelle manovre tipiche della ‘vecchia politica’ che dicono tanto di voler combattere”. Così Noi sammarinesi commenta la mossa fatta oggi dalla sponda critica dell’opposizione, che ha annunciato la scelta di chiedere la fiducia nei confronti del segretario di Stato all’Industria, finito nel ciclone a causa di alcune dichiarazioni fatte dal padre e trasmesse di recente nel programma Rai Tv7.

Marco Arzilli

Marco Arzilli

Sinistra unita, Civico 10, Rete e l’indipendente Federico Pedini Amati, illustrando l’iniziativa, hanno annunciato di voler presentare il documento poco prima della prossima sessione consiliare per “senso di responsabilità”, cioè per non costringere il parlamento a riunirsi appositamente per questa questione, come previsto. Ma la scelta non convince Noi sammarinesi: “La pretesa di presentarla in prossimità dell’Ufficio di presidenza per non impegnare il Consiglio in una sessione straordinaria è fumo negli occhi“, attacca il movimento di Arzilli.

“Perché non l’hanno presentata subito, risparmiando così il ripetersi del dibattito appena concluso?” La sigla di maggioranza rileva inoltre che “la minaccia della mozione, da discutere tra un mese, di fatto congela l’attività di una segreteria di Stato”. Di qui la domanda: “Con quale spirito è possibile mandare avanti i progetti con l’ombra della richiesta di sfiducia?”. Noi sammarinesi ricorda “che il segretario Arzilli, a dimostrazione della sua correttezza e imparzialità, ha messo nelle mani del Congresso di Stato ogni atto e ogni decisione sulla vicenda, e ha dichiarato che non parteciperà alle discussioni in merito affinché la questione venga gestita con serenità ed equilibrio”.


In conclusione, quindi, l’accusa di poca coerenza indirizzata ai rivali di Rete e Civico 10, che secondo il movimento di Arzilli avrebbero recentemente affermato di non voler chiedere le dimissioni dell’esponente di governo. Ma ora si muovono in un’altra direzione.

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