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Cooperazione a rischio, Biffoni scrive a Rossi

FIRENZE - Il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni ha scritto al presidente Enrico Rossi a riguardo dell'attività

Pubblicato:25-11-2015 16:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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FIRENZE – Il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni ha scritto al presidente Enrico Rossi a riguardo dell’attività di cooperazione internazionale che Anci Toscana e Regione condividono da tempo e che potrebbe essere a rischio.

“Sono certo condividerai anche tu l’orgoglio di aver costruito insieme, come istituzioni toscane, un sistema ed un modello di grande qualità, che vede impegnati e protagonisti la Regione Toscana, gli enti Locali, le ong, la società civile, le università, le aziende di servizi pubblici, il mondo cooperativo- scrive Biffoni-. Un grande lavoro condiviso in quasi vent’anni che ha ottenuto importanti risultati, e che è stato possibile grazie soprattutto all’impegno diretto della Regione Toscana. A questo proposito, abbiamo visto con preoccupazione che le risorse messe a bilancio dalla Regione per la cooperazione sono state fortemente ridotte. Se questo fosse confermato, significherebbe mettere in crisi tutto il sistema della cooperazione, oltre a pregiudicare forse la stessa esistenza del settore Attività Internazionali”.

enrico_rossi_Un allarme che viene rafforzato vista la particolare valenza storica di queste settimane: “Dopo i recenti terribili fatti di Parigi– prosegue Biffoni-, tutti gli analisti ed anche il mondo politico ritiene che una componente essenziale per combattere il terrorismo e le cause che lo originano sia la promozione, il rafforzamento di percorsi di dialogo, conoscenza, relazioni e cooperazione fra popoli, comunità e territori. Ed è proprio quanto abbiamo fatto in questi 20 anni di collaborazione- evidenzia-. Sono quindi a porre alla tua attenzione, anche alla luce del tuo recente impegno nel Nord Africa e in Medio Oriente, l’opportunità di riconsiderare la questione delle risorse per la cooperazione internazionale, in modo da mettere le basi per una rinnovata attenzione politico/istituzionale verso un settore così importante”.


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