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Clima, Galletti: “La Cop21 cambiera’ l’economia. I temi ‘green’? Affidiamoli a una cabina di regia a Palazzo Chigi”

ROMA - "Dopo Parigi cambia l'economia, e

Pubblicato:25-11-2015 13:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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gian luca gallettiROMA – “Dopo Parigi cambia l’economia, e credo che su questo dovremmo disegnare la prospettiva della nuova programmazione economica del Paese, un progetto industriale per il Paese“. Lo dice Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, nel suo intervento al VIII Forum Qualenergia, in corso a Roma, proponendo anche una variazione dell’assetto organizzativo a livello governo, per una maggiore efficacia. Quale variazione? Tutti i temi ‘green’, che oggi significano soprattutto sviluppo, siano gestiti da una ‘cabina di regia’ a livello di palazzo Chigi, e il tema dell’energia, che e’ sempre piu’ ‘eco’, per evitare inevitabili conflitti passi dal ministero dello Sviluppo economico a quello dell’Ambiente, come in Francia.

Il fatto e’ che si sta preparando la strada per una ‘svolta verde’ dell’economica, e “quando parlo di Green act parlo di questo- spiega Galletti- avremo l’accordo di Parigi, la direttiva sull’economia circolare, proviamo a immaginare la nuova direttiva sulla fiscalita’ ambientale. Abbiamo tutti gli elementi per poter fare una politica industriale a livello Paese su questi obiettivi”. Pero’ “sarebbe un errore se il ministero dell’Ambiente volesse essere la cabina di regia di tutto questo, perche’ vorrebbe dire non farlo”, sottolinea il ministro, “un progetto industriale di questo genere non puo’ essere gestito che da una cabina di regia con obiettivi chiari e precisi, e credo che questo si debba fare o perdiamo una grande occasione”. E allora, “propongo, come ho fatto gia’ almeno 20 volte, che questo processo vada gestito dalla Presidenza del Consiglio o da una cabina di regia ad hoc che veda tutti i ministeri interessati insieme“, dice Galletti.

Cio’ detto, “le politiche energetiche o stanno sotto lo Sviluppo economico o stanno sotto l’Ambiente”, dice Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, ma “io credo che con il mix di oggi e con gli obiettivi che ci daremo a Parigi le politiche energetiche debbano essere guidate dal ministero dell’Ambiente“. Questo “fa la differenza anche dal punto di vista degli obiettivi che si vogliono cogliere- segnala Galletti- molti Paesi lo hanno gia’ fatto, la mia collega Segolene Royal, ministro dell’Ambiente, ha anche le politiche energetiche e i trasporti”. Insomma, “credo che Parigi dovra’ comportare, in vista dei prossimi governi, delle prossime scadenze, una revisione delle deleghe attribuite ai vari governi, in particolare per quanto riguarda l’energia- conclude il ministro- questo e’ molto importante, e ci sono delle difficolta’ evidenti, perche’ le deleghe in questo settore sono divise e gli obiettivi dello Sviluppo economico sono diversi da quelli dell’Ambiente, oggi pero’ gli obiettivi dell’energia sono piu’ ambientali, e cio’ a favore anche delle imprese”.


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