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Ultimi comizi e poi il silenzio elettorale prima delle urne. Domenica e lunedì si vota in Liguria per eleggere il successore di Giovanni Toti. Il candidato del centrodestra alla presidenza della regione è il sindaco di Genova Marco Bucci mentre il centrosinistra schiera l’ex ministro Andrea Orlando. Italia Viva è fuori da entrambe le coalizioni e ufficialmente non sostiene nessuno dei due. Si annuncia un testa. Per mobilitare gli elettori, e soprattutto gli indecisi, si sono mossi i leader nazionali, che hanno battuto la regione fino all’ultimo. Meloni, Tajani e Salvini si sono spesi per Bucci; mentre Giuseppe Conte ed Elly Schlein hanno tirato la volata a Orlando.
La Camera dei deputati ricorda Alcide De Gasperi a 70 anni dalla morte. La commemorazione ha visto la partecipazione del capo dello Stato, Sergio Mattarella, e della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Il padrone di casa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, ricorda che De Gasperi “pagò a caro prezzo il suo antifascismo”. Poi, sottolinea come il suo europeismo sia ancora “attuale”. All’afflato continentale guarda anche Roberta Metsola: “De Gasperi- dice- aveva compreso che per ridare all’Italia un futuro occorreva inventare un futuro per l’Europa”.
Sindacati in piazza per lo sciopero nazionale di otto ore degli addetti alla componentistica non metalmeccanica dell’automotive. Sono i lavoratori dei settori gomma plastica, vetro tessile e chimica che chiedono di salvaguardare la filiera, che conta 45mila persone, dalla crisi e dal rischio di ulteriori delocalizzazioni. In piazza Santi Apostoli, a Roma, Maurizio Landini è tornato a criticare il governo per la sicurezza sul lavoro. “Continuano a morire mediamente 3 lavoratori al giorno e gli infortuni stanno aumentando- dice- il governo ha fatto solo interventi burocratici che non affrontano assolutamente i problemi”. Per il segretario della Cgil “la cosiddetta patente a crediti è una presa in giro”.
Una proposta di legge di iniziativa popolare che impegna il governo a reintrodurre subito l’energia nucleare nel mix elettrico nazionale. A presentarla è stato il deputato e leader di Azione, Carlo Calenda, insieme agli altri promotori riuniti nel comitato ‘Energia nucleare? Sì grazie’. In meno di 24 ore la proposta ha già raccolto oltre 16mila firme. Un risultato che spinge Calenda a scrivere ai parlamentari di maggioranza e opposizione per ottenere nuove adesioni. “In tutti i partiti ci sono esponenti favorevoli al nucleare- dice l’ex ministro- il mio è un appello trasversale rivolto a loro”.
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