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ROMA – Il Cyberspazio e l’intelligenza artificiale permeano le nostre vite, anche se non ce ne accorgiamo. Questo comporta una miriade di benefici in termini di servizi e possibilità che si aprono ai semplici cittadini, agli enti pubblici e alle imprese. Ma l’accessibilità degli strumenti, sempre più sofisticati, avvantaggia anche i criminali cibernetici. La rivoluzione in atto richiede quindi un rapido sviluppo di strumenti tecnologici e normativi che consenta a soggetti quali governi, forze dell’ordine, magistratura e intelligence di prevenire o combattere tali minacce. Anche perché è già visibile il ruolo dell’Ia nelle crisi internazionali odierne. Un tema al centro della presidenza italiana del G7 e di un evento organizzato lo scorso 11 e 12 ottobre dalla Presidenza del Consiglio in Farnesina insieme alla Fondazione Vittorio Occorsio, che ha permesso di mettere a confronto voci istituzionali ed esperti sulle sfide da affrontare con gli strumenti disponibili.
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