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Sempre più aggressioni negli ospedali, si collauda un “cervellone” per monitorarle

Dati confermano la tendenza: violenza verbale in particolare nei pronto soccorso, metà delle aggressioni fisiche in Psichiatria

Pubblicato:25-10-2022 19:13
Ultimo aggiornamento:25-10-2022 19:13
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infermieri_canva-min
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BOLOGNA – L’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, conferma: “trend in crescita” per quanto riguarda le aggressioni negli ospedali dell’Emilia-Romagna.

UN SISTEMA DI RACCOLTA DATI PER MIGLIORARE LA RISPOSTA

“E’ un fattore di rischio inaccettabile per il personale sanitario e per tutti noi”, dice l’assessore, rispondendo oggi al question time di viale Aldo Moro. La Regione “esige dalle aziende precisi interventi”, con l’obiettivo “ridurre al massimo questi comportamenti”. In particolare è in fase di collaudo un sistema informatico per “monitorare e registrare questi fatti in modo da poter intervenire” rapidamente.

I DATI: 50% DELLE AGGRESSIONI FISICHE IN AREA PSICHIATRICA

“I dati Inail in nostro possesso- spiega ancora l’assessore- dicono che nel periodo 2010-2019 gli infortuni sono stati l’1,8% delle segnalazioni di ciò che è avvenuto nelle strutture sanitarie e risultano stabili nel tempo, mentre sono in aumento le aggressioni fisiche, il 50% delle quali riguarda il personale in area psichiatrica, mentre quelle verbali avvengono soprattutto al pronto soccorso”.


AZIONE DOPO CASI A CARPI E BAGGIOVARA: NON LASCIAMO SOLI GLI OPERATORI

L’interrogazione era stata presentata da Giulia Pigoni di Azione dopo le aggressioni avvenute nei giorni scorsi negli ospedali di Carpi e Baggiovara. “E’ fondamentale- replica Pigoni dopo la risposta dell’assessore- mantenere alto il monitoraggio ma anche l’investimento di risorse per non fare sentire soli gli operatori. Fondamentale anche il coordinamento con le forze dell’ordine”.

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