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Bologna abbraccia Zuppi: riceverà la cittadinanza onoraria

L'arcivescovo e presidente della Cei, Matteo Zuppi, avrà il riconoscimento su proposta del sindaco Matteo Lepore e del Consiglio comunale

Pubblicato:25-10-2022 18:52
Ultimo aggiornamento:25-10-2022 18:52

matteo zuppi
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BOLOGNA – Il Comune di Bologna conferirà la cittadinanza onoraria all’arcivescovo e cardinale Matteo Zuppi, che è anche presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei). La decisione è stata condivisa da tutti i capigruppo del Consiglio e dal sindaco Matteo Lepore.

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“NON HA MAI MANCATO DI DARE IL SUO CONTRIBUTO FATTIVO ALLA CITTÀ”

Sono passati ormai sette anni dal 27 ottobre 2015 quando Papa Francesco nominò Zuppi arcivescovo di Bologna: “Da allora ‘don Matteo’ è entrato a far parte della vita dei bolognesi ed è considerato a tutti gli effetti un cittadino di Bologna, sempre dalla parte degli ultimi e delle persone in difficoltà”, fanno sapere i capigruppo e il sindaco, sottolineando che in questi anni il cardinale “non ha mai mancato di dare il suo contributo fattivo per affrontare i tanti problemi che affliggono la nostra società. Il progetto ‘Insieme per il lavoro’, nato dalla collaborazione tra Comune, Città metropolitana e Arcidiocesi di Bologna nel 2021, cui ha aderito in seguito anche la Regione Emilia-Romagna, è uno degli esempi più significativi, anche se non è l’unico, del rapporto che ha saputo instaurare con la nostra comunità”. Proprio per “suggellare questo forte legame, su proposta del sindaco e di tutto il Consiglio comunale, abbiamo deciso di riconoscergli la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna”, è il messaggio che arriva da Palazzo D’Accursio.


LEPORE: UNA PAGINA STORICA NEL RACCONTO DELLA CITTÀ

“Caro don Matteo, sarà un onore consegnarti questa onorificenza, così carica di valori e di sentimenti”, scrive Lepore su Facebook. Per Lepore si tratta di “una pagina per certi versi storica nel racconto lungo di questa città, dove il dialogo diretto e indiretto tra Comune e Chiesa ha generato spesso e volentieri il meglio di quello che siamo”, aggiunge il primo cittadino. “Un pensiero di affetto quindi oggi va all’uomo di Pace, al nostro vescovo così impegnato per il lavoro e per la solidarietà. Grazie a te e a Papa Francesco abbiamo imparato di nuovo a camminare insieme. Fratelli e sorelle tutti e tutte”, conclude Lepore.

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