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MILANO – Letizia Moratti resta fra i papabili per la carica di Ad della Fondazione Milano-Cortina, che guiderà i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 in Lombardia e Veneto. E’ quanto si apprende da fonti a conoscenza della rosa che verrà presentata al neo ministro dello Sport Andrea Abodi.
Sulla vicepresidente di Regione Lombardia resta durissima l’opposizione del sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ancora stamattina si è espresso così: “Nulla contro la persona, ma non possiamo scegliere per un ruolo operativo una figura politica”.
Se Moratti- che con l’Ad Inter Alessandro Antonello e il presidente Milan Paolo Scaroni resta in cima al borsino- non dovesse passare, nella rosa per Abodi ci sono anche Diana Bianchedi, che fa già parte della Fondazione (è direttrice del Progetto Giochi) e un altro imprenditore di successo: il fondatore di Technogym Nerio Alessandri, romagnolo. Non tramontata neanche l’ipotesi dell’Ad di Sky Europe Andrea Zappia.
Secondo il sindaco di Milano Giuseppe Sala Letizia Moratti non è più un nome spendibile come futuro Ad della Fondazione Milano-Cortina, nonostante il leader della Lega Matteo Salvini l’abbia indicata come profilo ideale. “Nulla contro la persona, ma non possiamo scegliere per un ruolo operativo una figura politica”, afferma Sala a margine degli Stati generali delle biblioteche. “Alla fine Moratti, come lo sono io, siamo figure politiche- osserva Sala- quindi è un problema di campo”. Archiviata Moratti, ora c’è da decidere il nuovo ad. “Noi soci ci siamo già sentiti e le idee tra di noi sono abbastanza chiare- afferma- ma la palla adesso è in mano al ministro Abodi che dovrà confrontarsi con la premier. C’è una rosa di nomi, io penso e spero che in settimana il nome arriverà”, conclude sul punto Sala.
Al sindaco poi- intervenuto domenica con un tweet durissimo- non va giù neanche il metodo con il quale è emersa la figura di Moratti. “Se ci hanno provato come io penso, è stato davvero un metodo un po’ barbaro e senza rispetto per il consiglio di amministrazione“, e “se questi sono i segni di una politica che pensa di passare sopra alla testa di tutti e sopra le regole devono sapere che io sono combattivo su queste cose”. Nulla di personale, precisa il sindaco, nei confronti della vicepresidente, con Sala che fu direttore generale a palazzo Marino sotto Moratti sindaco. “Con la Moratti ci siamo sentiti e ci vedremo, i rapporti con lei sono buoni e rispetto agli ex sindaci di Milano io non posso e non voglio che portare rispetto”.
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