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Roma piena di manifesti di Emanuela Orlandi, ma è per la serie tv di Netflix

Roma tappezzata di manifesti proprio come quelli che Pietro Orlandi fece attaccare quando Emanuela scomparve, il 22 giugno 1983

Pubblicato:25-10-2022 11:28
Ultimo aggiornamento:25-10-2022 14:16
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manifesti emanuela orlandi
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ROMA – Le trame vaticane, la banda della Magliana, i servizi segreti, il sindacato polacco Solidarnosc, l’attentato di Ali Agca ai danni di Papa Giovanni Paolo II, le accuse di pedofilia, le telefonate dell’americano, i presunti dossier. Un gran filone di ipotesi da sempre accompagna la sparizione a Roma di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno del 1983, nei pressi della scuola di musica in piazza Sant’Apollinare.

SU NETFLIX ‘VATICAN GIRL’

A distanza di quasi quarant’anni Netflix produce la docu-serie ‘Vatican girl’ sulla cittadina vaticana, e la città si tappezza degli stessi manifesti che il fratello maggiore Pietro fece stampare per denunciarne la scomparsa. Stavolta, sotto la famosa foto, con le domande di questi anni: “Emanuela Orlandi è scomparsa perché vittima di un gioco di potere?”. O “per tenere nascosto un segreto Vaticano?“.

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