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In giro per Bologna sulle orme dei noir (e dei delitti veri), ecco come

Tre ricercatori del Dams hanno messo a punto una app per attraversare Bologna sulle tracce di antichi delitti e famose pellicole

Pubblicato:25-10-2021 18:18
Ultimo aggiornamento:25-10-2021 18:28

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BOLOGNA – Sarà capitato a più d’uno di scoprire Bologna seguendo le peripezie dell’ispettore Coliandro, o leggendo tra le righe con il sergente Antonio Sarti. Ora però è possibile farlo anche fisicamente, uscendo dallo schermo tv o dalle pagine dei romanzi. Gli studiosi del Dams di Bologna hanno infatti creato una app (funziona direttamente su web, senza bisogno di scaricarla) per viaggiare tra i luoghi dei racconti noir ambientati a Bologna, ma anche in quelli dei delitti reali che hanno insanguinato la storia del capoluogo emiliano. L’app si chiama ‘Detect Bologna‘ ed è nata nell’ambito di un progetto di ricerca europeo coordinato dall’Alma Mater.

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‘BOLOGNA NOIR’ E ‘DELITTI SOTTO I PORTICI’

Due gli itinerari proposti: con ‘Bologna Noir‘ si percorrono le strade della città sulle tracce dei gialli letterari, cinematografici e televisivi ambientati sotto le Due torri creati da autori come Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Grazia Verasani e Giampiero Rigosi; ‘Delitti sotto i Portici‘ accompagna invece il turista culturale attraverso il lato oscuro della città vera, ripercorrendo i delitti che ne hanno segnato la storia.

“Tramite la tecnologia Gps- spiega Monica Dall’Asta, docente del Dams e coordinatrice del progetto- la posizione dell’utente viene traslata su una mappa interattiva articolata in una serie di tappe. Una volta giunti in prossimità dei luoghi segnati, i contenuti associati vengono sbloccati e resi fruibili”. A disposizione articoli di giornale e foto d’epoca sui fatti di cronaca, ma anche videoclip dedicate alla nascita dell’ispettore Coliandro.

https://youtu.be/7KK9N0QxbXc

Al progetto ‘Detect Bologna’, presentato questa mattina al Dams, hanno collaborato anche Emilia-Romagna Film Commission, Giallo festival, Homemovies, Biblioteca Archiginnasio e l’associazione culturale Luigi Bernardi. L’app è stata realizzata dai ricercatori Sara Casoli, Silvia Baroni e Federico Pagello con la supervisione di Ilaria Bartolini, docente del Dipartimento di Informatica. Domani pomeriggio, martedì 26 ottobre, alle 15 in piazzetta Pasolini sarà possibile sperimentare personalmente il funzionamento della app, partecipando a un tour guidato dallo scrittore e sceneggiatore Simone Metalli.

DAL 1300 AL 1800 BOLOGNA FAMOSA PER ALTO NUMERO OMICIDI

“Il giallo bolognese è il giallo italiano- dice lo scrittore Loriano Macchiavelli, presente oggi in conferenza stampa- noi raccontiamo Bologna per raccontare l’Italia”. Bologna, sottolinea Macchiavelli, “è sempre stata un luogo di esperimenti”. Ma allo stesso tempo, sostiene lo scrittore, è anche la città che “ha una delle più grandi tradizioni criminali italiane. Quando l’ho detto la prima volta, mi sono tirato addosso le ire di tutte le amministrazioni bolognesi e sono stato indicato come indesiderato- ricorda Macchiavelli- ma basta andare a frugare tra le macerie del passato: dal 1300 al 1800 è una storia criminale da far venire i brividi, Bologna aveva il più alto tasso di omicidi. Io non ho inventato niente, ho solo raccontato quello che ho trovato”. Bologna, continua lo scrittore, “è costruita per mantenere i segreti, che sono tutti al di là delle bellissime facciate dei palazzi. Ma dietro c’è ben di più”. Allo stesso modo, afferma Macchiavelli, “anche la Bologna sotterranea è straordinaria. La lunghezza dei sotterranei è superiore a quella dei portici. E lì è rimasto tutto così com’era un tempo”.

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