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Omicidio di Luca Sacchi, fermati due 21enni di San Basilio: si indaga su incontro per comprare droga

Dalle indagini emerge che la vittima e la sua ragazza avessero incontrato i due giovani per comprare hashish e avevano molti soldi. La fidanzata di Sacchi sarà probabilmente riascoltata dagli inquirenti

Pubblicato:25-10-2019 07:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:52

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ROMA – Due 21enni del quartiere romano San Basilio sono stati posti in stato di fermo per l’omicidio di Luca Sacchi. Le accuse sono concorso in omicidio, rapina aggravata e detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo. I fermati si chiamano Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, entrambi sono nati nel 1998 e sono della zona di San Basilio. A premere materialmente il grilletto della pistola che ha colpito e poi ucciso Luca sarebbe stato Del Grosso, che ha precedenti per percosse. L’arma non sarebbe ancora stata ritrovata. L’interrogatorio di convalida del fermo si terrà domani.

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Il fermo è stato disposto per impedire che i due facessero perdere le loro tracce: “Sussistono specifici elementi che fanno ritenere fondato il pericolo di fuga“, scrive il il pm di Roma Nadia Plastina nel decreto con cui dispone il fermo dei due 21enni indiziati dell’omicidio di Luca Sacchi.


In particolare “essendosi presentati i genitori di Del Grosso e il fratello Valerio al commissariato San Basilio, avendo appreso del coinvolgimento del figlio nell’omicidio Sacchi, ed essendosi rapidamente sparsa la notizia nel quartiere, entrambi gli indagati avevano abbandonato le loro dimore abituali e si stavano rendendo irripetibili. Del Grosso rifugiandosi in un hotel a Tor Cervara, mentre Pirino sul terrazzo del palazzo dove abita. Rilevato che i due erano oramai consapevoli delle indagini a loro carico, stante il livello di compromissione delle loro posizioni, godendo di non poche complicità potrebbero darsi alla fuga per sottrarsi alle conseguenze dell’omicidio”. 

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Luca Sacchi, personal trainer di 24 anni, e la sua fidanzata Anastasia, volevano acquistare droga la sera dell’omicidio, forse dell’hashish. Per questo si sono avvicinati ai due sospettati e gli hanno mostrato i soldi. Parecchi contanti che avrebbero fatto gola ai due 21enni presunti responsabili, che dopo essersi allontanati fingendo di prendere la droga da vendere, sono ritornati armati di pistola e hanno tentato di acciuffare lo zainetto di Anastasia. È a quel punto che Luca ha reagito ed è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. Nella notte sono state la mamma e il fratello di Del Grosso a presentarsi al commissariato a denunciare quello che avevano appreso.


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VERIFICHE SU QUANTITÀ DENARO NELLO ZAINO

Quanti soldi conteneva lo zaino di Anastasia Kylemnyk? E’ questa la domanda principale a cui la Procura di Roma sta tentando rispondere in queste ore, nell’ambito delle indagini sull’uccisione del 24enne romano Luca Sacchi, morto dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa due sere fa, davanti ad un pub nella zona di Colli Albani. Al vaglio della pm Nadia Plastina ci sarebbero le dichiarazioni di Anastasia, la compagna 25enne della vittima, nel cui zaino sarebbero stati rinvenuti solo pochi euro.

La ragazza nelle prossime ore potrebbe quindi essere riascoltata dagli inquirenti. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due romani 21enni fermati oggi dalle forze dell’ordine, incontrando la vittima e la sua compagna per un probabile affare di droga, avevano visto che nello zaino c’era una importante quantità di denaro, per questo avrebbero tentato di impossessarsene scatenando la reazione della vittima.

ECCO DOVE SI ERANO NASCOSTI I DUE FERMATI

Si erano nascosti, non si sono assolutamente costituiti. Li abbiamo trovati uno a casa e l’altro in un residence”. A dirlo sono stati gli investigatori di Polizia e Carabinieri fuori dalla Questura di Roma. Valerio Del Grosso e Paolo Pirino si erano resi irreperibili subito dopo i fatti, ma sono stati individuati grazie alle indagini senza sosta della Polizia di Stato (personale del Servizio Centrale Operativo, Squadra Mobile di Roma e del commissariato di San Basilio) e Carabinieri (personale del Nucleo Investigativo, Nucleo Radiomobile del Comando provinciale di Roma e Compagnia di Roma Piazza Dante). 

Del Grosso è stato rintracciato in un hotel in zona Tor Cervara dove aveva trovato rifugio, mentre Pirino è stato rintracciato sul terrazzo di una palazzina dove si era nascosto, in zona Torpignattara. Nel corso delle operazioni sono stati recuperati oggetti di interesse investigativo. Al termine delle attività Del Grosso e Pirino sono stati sottoposti a fermo del pubblico ministero emesso dalla Procura della Repubblica di Roma per i reati di omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi e condotti presso la casa circondariale di Regina Coeli.

Non è stata ancora trovata, invece, la pistola utilizzata per far fuoco contro la vittima. E’ stata sequestrata l’auto utilizzata per la fuga. La macchina, una Smart bianca, non risulta rubata: apparterrebbe a persone vicine a uno dei due fermati.

RITROVATA LA MAZZA DELL’AGGRESSIONE

A seguito di un capillare rastrellamento di Polizia e Carabinieri, è stata ritrovata nei campi nei pressi del Gra di Roma, vicini alla Centrale del latte, la mazza da baseball con cui i due fermati per l’omicidio di Luca Sacchi hanno aggredito i giovani ragazzi ai Colli Albani.

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