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Rosatellum bis, passano le fiducie. M5S: “Ora regole non valgono più”

In aula al Senato è stata approvata la quinta e ultima fiducia posta dal governo sul sesto articolo del Rosatellum bis

Pubblicato:25-10-2017 16:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:49

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ROMA – In aula al Senato è stata approvata la quinta (e ultima) fiducia posta dal governo sul sesto articolo del Rosatellum bis. I si’ sono stati 145, i no 17, nessun astenuto.

I presenti sono stati 172; i votanti 162; la maggioranza richiesta era di 82. Sono quindi calati i voti di fiducia rispetto alle precedenti votazioni che erano stato di 148, 150 in due e il culmine a 151.


Per garantire il numero legale (dopo l’Aventino annunciato da M5s, Mdp e Si) 8 senatori della Lega, tra cui il capogruppo Gian Marco Centinaio, Roberto Calderoli, Silvana Comaroli, Jonny Crosio e Paolo Tosato, sono entrati in aula e hanno votato ‘no’ alla fiducia mentre nelle precedenti quattro fiducie tutti i senatori del Carroccio erano stati assenti.

Per garantire il numero legale erano presenti in aula ma non votanti anche i dissidenti Pd Vannino Chiti, Massimo Mucchetti, Claudio Micheloni, Walter Tocci e Luigi Manconi piu’ l’orlandiano Roberto Ruta e il senatore Pd eletto all’estero Renato Turano. Domani ci sarà il voto finale sul testo per l’approvazione definitiva. La seduta riprenderà alle 9.30.

LA PROTESTA DEI 5 STELLE

“Non hanno più la maschera dei malfattori, ormai sono a volto libero, non dobbiamo scoprire più niente. Facciano quello che vogliono, se truccano pure questa legge le regole non valgono più. Non abbiamo potuto fare una manifestazione davanti al Senato perchè hanno paura. Ho consigliato alla polizia di andarci loro là, e di accerchiarli”. Così Beppe Grillo sul palco del Pantheon durante la manifestazione contro il Rosatellum.

“Mattarella, quando era deputato della Repubblica e Berlusconi stava facendo a colpi di maggioranza una sua legge elettorale, disse che era un fatto scandaloso. Oggi si ricordi di quelle parole, vorrei proiettare quel video sul Quirinale. Già una volta Mattarella ha firmato una legge incostituzionale chiamata Italicum. Renzi è un ducetto, un bulletto da quattro lire. Viene contestato ovunque ed è costretto ad andare via dalle uscite secondarie”. Così Alessandro Di Battista, M5S, sul palco del Pantheon durante la manifestazione contro il Rosatellum.

 

 

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