
ROMA – Due Nobel per la Pace scendono in campo per chiedere giustizia sull’omicidio dell’ambientalista honduregna Berta Caceres, uccisa nel marzo del 2016 a colpi d’arma da fuoco in casa sua probabilmente da chi non apprezzava il suo impegno civico.
Ad alzare la voce sono state altre due donne coraggiose: l’avvocatessa iraniana Shirin Ebadi, e la yemenita Tawakkol Karman.
“Bisogna andare a fondo- hanno detto stamani- per individuare tutti coloro che hanno tratto vantaggio da questo crimine, senza limitare i processi ai soli esecutori materiali“.
Le due donne hanno organizzato una conferenza stampa proprio nella capitale dell’Honduras, dove sono arrivate venerdì scorso. Come riportano quotidiani internazionali, le due attiviste – laureate entrambe per il loro lavoro a favore dei diritti umani e per il rafforzamento della democrazia in Iran e Yemen – hanno aggiunto: “quando un delitto viene commesso, l’importante è trovare i mandanti e dimostrare che dietro all’omicidio è circolato del denaro”.
Berta Caceres era dirigente del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene (Cipinh), che cercò di difendere dalle attività delle grandi aziende, interessate alle risorse naturali.
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