ROMA – E’ giallo sulla scomparsa di 7 bambini indigeni di etnia Orang Asli, tra i sette e gli undici anni, scappati nella giungla sette settimane fa perche’ picchiati per punizione dalla loro maestra: sei bambine e un maschietto erano andati a fare un bagno nel fiume vicino. Cinque di loro sono stati ritrovati morti, probabilmente per la fame. Uno si trovava ad appena 500 metri dal quartiere in cui abitava. Le ricerche hanno impegnato gli uomini del soccorso per 47 giorni. I due bimbi sopravvissuti erano in condizioni critiche, affamati ed emaciati, e se non fossero stati ritrovati sarebbero presto morti come i compagni. Gli Orang Asli sono una minoranza composta da altri 3 sottogruppi etnici, che abitano in almeno 18 villaggi, secondo un censimento ufficiale. Da tempo le associazioni per i diritti umani denunciano discriminazioni e isolamento da parte dei malesi, tanto che il caso ha aperto un aspro dibattito in parlamento. Al centro delle polemiche, le modalita’ con cui le ricerche sono state condotte, e i parametri di sicurezza della scuola, da cui i bambini hanno potuto allontanarsi con facilita’. Per quanto riguarda il comportamento dell’insegnante responsabile della classe, gli inquirenti attendono di poter ascoltare i due piccoli sopravvissuti e ricostruire la vicenda. (Dire-Misna)
ULTIMA ORA
- 19 / 01 : 17:12 : Lonardo a Meloni: “Come stava da ministra sulle linee aeree di Scilipoti?”
- 19 / 01 : 17:08 : Martella ricorda Macaluso: “L’Italia migliore”
- 19 / 01 : 16:57 : Augias e Ovadia tra gli ospiti della Giornata della memoria a Ferrara
- 19 / 01 : 16:56 : Tg Lazio, edizione del 19 gennaio 2021
- 19 / 01 : 16:41 : Cinema, un milione di euro dall’Emilia-Romagna per le piccole sale
Malesia. Mistero su 5 bambini indigeni morti nella giungla

ROMA - E' giallo sulla scomparsa di 7 bambini indigeni di etnia Orang Asli, tra i sette e
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print