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Neanche il tempo di raggiungere il quorum che è già scontro sul referendum per la cittadinanza. I promotori esultano per aver superato le 500mila firme necessarie, mentre Giorgia Meloni si schiera contro. “Ritengo che l’Italia abbia un’ottima legge- ha detto la premier da New York- non vedo la necessità di cambiarla”. Il segretario di Più Europa Riccardo Magi, tra i volti in prima fila del referendum, si dice “stanco dei toni ideologici, aggressivi e violenti della destra” e invita a continuare a firmare per il referendum fino al 30 settembre. “Ora l’obiettivo è arrivare a un milione”, dice. Il quesito propone di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza.
Il Medioriente, l’Ucraina e la riforma delle Nazioni unite. Ma anche l’intelligenza artificiale e il contrasto ai trafficanti di essere umani. Sono diversi gli argomenti trattati dalla premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla 79esima Assemblea generale dell’Onu, a New York. “Israele rispetti il diritto internazionale”, ha detto la presidente del Consiglio, tornando a invocare la soluzione a due Stati. Secondo Meloni, poi, la riforma del Consiglio di sicurezza “non può prescindere dai principi di eguaglianza, democraticità e rappresentatività”, senza dimenticare la necessità di “una governance globale sull’Intelligenza artificiale”. Infine ha concluso citando il patriota risorgimentale Pisacane: “Il destino ci sfida – ha detto- ma in fondo lo fa per metterci alla prova. Nella tempesta, possiamo dimostrare di essere all’altezza del compito che la storia ci ha dato. L’Italia, come sempre, è pronta a fare la sua parte”.
Nessun rinvio per le nomine Rai. Nonostante la richiesta del Pd di rimandare l’appuntamento di giovedì mattina per l’elezione dei quattro consiglieri di nomina parlamentare, la maggioranza ha confermato la volontà di procedere con il rinnovo dei vertici di viale Mazzini. Il Movimento 5 stelle, a differenza di Pd e Avs, ha annunciato che non diserterà l’aula né si presterà a “inciuci”. Al momento resta forte la candidatura di Sonia Agnes a presidente della Rai, un nome fortemente sponsorizzato da Forza Italia. Per il via libera le mancherebbero però un paio di voti in commissione di Vigilanza, dove i Cinquestelle possono fare da ago della bilancia. E il partito di Giuseppe Conte da tempo chiede un nome “fuori dalle logiche politiche”.
Stop all’uso dei social per i minori di 15 anni, salvo se espressamente autorizzato dai genitori. Regole anche per i cosiddetti ‘baby influencer’, con limiti all’esposizione online dei bambini e il divieto per i genitori di utilizzare i guadagni generati. Sono i punti principali di un disegno di legge in discussione in Senato, su cui tutti i partiti si sono espressi positivamente. Il testo prevede la responsabilizzazione delle piattaforme online, obbligate a verificare l’età degli utenti. Per Fratelli d’Italia internet “è un fenomeno che va regolamentato”. Mentre il Pd chiede di “non gettare la croce solo sulle famiglie”.
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