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ROMA – Il referendum sulla cittadinanza ha raggiunto e superato il quorum delle 500mila firme. Un traguardo ottenuto grazie all’accelerata che nella giornata di ieri ha avuto il quesito online. Merito anche dei tanti vip che, dai loro profili ufficiali, hanno invitato i followers a firmare. Uno tra tutti Ghali, che poi ha festeggiato con un cuore rosso il raggiungimento delle firme necessarie. A supportare la questione con lui il suo fedele Rich Ciolino, la raffigurazione extraterrestre portata sul palco dello scorso Festival di Sanremo.
“Anche noi abbiamo firmato”, hanno scritto i Pinguini Tattici Nucleari, pubblicando il link necessario per accedere e unirsi alla causa. E tra chi ha testimoniato di essere tra i firmatari anche il cantante Clavdio e Roberto Saviano.
“Firma qui” con link in allegato ha scritto Kasia Smutniak. “Ieri- ha aggiunto- il sito per l’adesione al referendum è andato in tilt. Ce l’abbiamo fatta! Cosa succede adesso? Non vi fermate, quota 500.000 è il minimo, il punto da dove partire. Manca una settimana, 2 min del vostro tempo per cambiare la storia di questo Paese e la vita di milioni di persone. Avanti tutta”.
Tra gli influencer, Guglielmo Scilla scrive: “Scusate se in questi giorni vi smarmello solo con questi contenuti, ma è una cosa a cui tengo troppo. Vi prego firmate il referendum anche voi, poi giuro che torno a fare il c*gli*ne”. Sulla stessa scia, Fabrizio Colica: “Siamo riusciti a dimostrare, con una raccolta firme ad un ritmo senza precedenti, la vera volontà dei cittadini. Non abbassiamo mai la guardia!”.
Esulta anche Mohamed Ismail Bayed, Momo sui social: “Questo è solo il primo passo”. In un reel, il ragazzo classe 1993 di origini marocchine aveva raccontato, qualche giorno fa, il percorso che l’ha portato ad ottenere la cittadinanza italiana.
“Nella mia famiglia abbiamo ottenuto la cittadinanza dopo 14 anni circa in Italia– scrive- io ho avuto fortuna (e anche qualche aiuto) e sono riuscito ad averla insieme a mia madre perché ero ancora minorenne. La sensazione di quando finalmente l’abbiamo ricevuta non si può spiegare, erano finalmente finite quelle code infinite al freddo davanti alle questure, ad essere trattati con sufficienza, a sentirsi sempre un po’ di meno e mai abbastanza cittadini italiani, per poi stare (almeno per me) con l’ansia di poter essere riportato in un paese di cui sapevo relativamente pochissimo. Insomma raga…ci tenevo a raccontare un po’ di quello che può vivere una famiglia anni e anni prima di poter realmente richiedere la cittadinanza italiana. In questi giorni finalmente qualcosa si sta muovendo, rimangono pochi giorni per firmare il referendum se non lo avete ancora fatto ma ci siamo quasi, il me del passato in coda per il permesso di soggiorno in questo momento è felice”.
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