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Missile balistico di Hezbollah su Israele, sirene d’allarme a Tel Aviv

L'Idf fa sapere di aver intercettato la minaccia. Intanto, continuano anche gli attacchi in Libano. Morti due funzionari dell'Unhcr, l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Oggi riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza

Pubblicato:25-09-2024 08:39
Ultimo aggiornamento:25-09-2024 15:23

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ROMA – Hanno risuonato nelle prime ore del mattino in tutta Tel Aviv le sirene d’allarme per un missile balistico lanciato da Hezbollah verso il centro d’Israele. Era diretto al quartier generale del Mossad, come risposta ai numerosi attacchi che continuano ad avvenire in Libano in questi giorni. I civili sono in fuga per gli intensi bombardamenti. E le forze armate israeliane – che hanno intercettato il missile proprio mentre suonavano le sirene – hanno avvertito la popolazione di non tornare nelle proprie case “fino a nuovo avviso”.

In un altro messaggio, l’Idf fa sapere che “Ibrahim Muhammad Qabisi, comandante della Forza missilistica e dei razzi di Hezbollah, è stato eliminato da un attacco aereo dell’IAF a Beirut”. E spiega: “Qabisi ha comandato diverse unità missilistiche all’interno dell’organizzazione terroristica Hezbollah, tra cui la Precision Guided Missile Unit. Nel corso degli anni e durante la guerra, è stato responsabile del lancio di missili verso i civili israeliani. Ha anche svolto un ruolo importante come fonte di conoscenza nel campo dei missili e ha avuto stretti legami con i leader militari di alto livello di Hezbollah. Qabisi è stato eliminato insieme ad altri comandanti centrali della Forza missilistica e missilistica di Hezbollah“.


NUOVI ATTACCHI IN LIBANO, MORTI DUE MEMBRI DELL’UNHCR

Per tutta la notte, sono stati molti i caccia diretti verso diverse aree del Libano, che hanno sorvolato il Paese lasciandolo non senza vittime. Filippo Grandi, direttore generale dell’Unhcr (l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite), ha annunciato su X che due colleghi sono rimasti uccisi ieri.

RIUNIONE D’URGENZA DELLE NAZIONI UNITE. GUTERRES: “LA COMUNITÀ DEVE MOBILITARSI PER UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO”

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione d’urgenza per discutere la situazione. L’incontro si svolgerà a New York alle ore 18, alla presenza del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Niente può giustificare il terrore commesso da Hamas il 7 ottobre. Niente può giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese. La comunità internazionale deve mobilitarsi per un cessate il fuoco immediato, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e l’inizio di un processo irreversibile verso una soluzione a due Stati”, ha scritto quest’ultimo su X.

Il premier israeliano Benhamin Netanyahu ha, invece, posticipato la sua partenza per New York dove è atteso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il volo è ora previsto per domani, con rientro sabato sera. Su X, il premier ha scritto: “Dico al popolo libanese: la nostra guerra non è contro di voi, la nostra guerra è contro Hezbollah. Nasrallah vi sta portando sull’orlo dell’abisso. Vi avevo detto ieri di lasciare le case dove erano piazzati i missili in soggiorno e le granate nel parcheggio. Chi ha missili nel salone e proiettili nel parcheggio, non avrà una casa”.

PAPA FRANCESCO: “ADDOLORATO, FERMARE TERRIBILE ESCALATION”

Sono addolorato dalle notizie che giungono dal Libano, dove negli ultimi giorni intensi bombardamenti hanno provocato molte vittime e distruzioni. Auspico che la comunità internazionale faccia ogni sforzo per fermare questa terribile escalation. È inaccettabile. Esprimo la mia vicinanza al popolo libanese che già troppo ha sofferto nel recente passato e preghiamo per tutti i popoli che soffrono a causa della guerra: non dimentichiamo la martoriata Ucraina, il Myanmar, Palestina, Israele, Sudan. Tutti popoli martoriati. Preghiamo per la pace“. Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale.

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