NEWS:

Suicidio assistito, la Consulta: “Non punibile chi lo agevola”. Cappato: “Ora discussione in Parlamento”

Cappato: "Ora siamo tutti più liberi". La sentenza è arrivata su richiesta della Corte d'Assise di Milano dopo il processo a Cappato accusato di aiuto al suicidio per il caso di Dj Fabo

Pubblicato:25-09-2019 18:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:44
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – L’Ufficio stampa della Corte Costituzionale “fa sapere che la Corte ha ritenuto non punibile ai sensi dell’articolo 580 del codice penale, a determinate condizioni, chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli”.

La Corte si pronunciava in via incidentale su richiesta della Corte d’Assise di Milano sul processo a Marco Cappato nel caso di Dj Fabo.

La Corte Costituzionale ha subordinato “la non punibilità al rispetto delle modalità previste dalla normativa sul consenso informato, sulle cure palliative e sulla sedazione profonda continua (articoli 1 e 2 della legge 219/2017) e alla verifica sia delle condizioni richieste che delle modalità di esecuzione da parte di una struttura pubblica del SSN, sentito il parere del comitato etico territorialmente competente”.


La Corte sottolinea che “l’individuazione di queste specifiche condizioni e modalità procedimentali, desunte da norme già presenti nell’ordinamento, si è resa necessaria per evitare rischi di abuso nei confronti di persone specialmente vulnerabili, come già sottolineato nell’ordinanza 207 del 2018. Rispetto alle condotte già realizzate, il giudice valuterà la sussistenza di condizioni sostanzialmente equivalenti a quelle indicate”.

La Corte Costituzionale torna a sollecitare il Parlamento perchè legiferi sull’eutanasia. La Corte parla infatti di “un indispensabile intervento del legislatore”.

CAPPATO: VITTORIA DELLA DISOBBEDIENZA CIVILE, TUTTI PIU’ LIBERI

“La Consulta ha deciso: chi è nella condizioni di Fabo ha diritto a essere aiutato. Da oggi siamo tutti più liberi, anche chi non è d’accordo. È una vittoria della disobbedienza civile, mentre i partiti giravano la testa dall’altra parte. Vi aspetto al Congresso dell’Associazione Coscioni”. Così Marco Cappato in una conferenza stampa nella sede dell’associazione dopo la decisione di ieri della Corte costituzionale.

“BASTA PAURA, ORA PARLAMENTO ABBIA FORZA PER LEGIFERARE”

“Ora basta paura- prosegue Cappato-, il Parlamento agisca e calendarizzi subito la discussione per arrivare a una buona legge” sull’eutanasia. “La nostra speranza- aggiunge- e’ che la sentenza della Consulta, che ha fissato dei diritti chiari, dia la forza alle persone che sono in Parlamento, quindi ai deputati e ai senatori e non alle forze politiche, di ottenere una discussione sul fine vita. Noi siamo fiduciosi che se questo risultato sarà raggiunto, vinceremo anche la battaglia per un’eutanasia legale“.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it