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Bologna, si fingono morti per suonare la sveglia ai politici

Protestano giovani attivisti in comune: "basta con parole vuote"

Pubblicato:25-09-2019 17:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:44
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BOLOGNA – Si sono finti morti con una mascherina e una benda a coprire il loro volto stando sdraiati sulle scale del Palazzo comunale. E’ così che, oggi a Bologna, una trentina di giovani attivisti del gruppo Extinction Rebellion ha suonato la sveglia e sollecitato i consiglieri comunali a dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ecologica. Hanno deciso di incalzarli da vicino, sulle scale a due passi dalla commissione dove si stava discutendo del cambiamento climatico, perché “sono passate due settimane da quando in questa stanza ci avete detto che ciò che dicevamo era giusto e le nostre richieste erano sensate. In queste due settimane nulla è cambiato: l’emergenza non è stata dichiarata e non è stato preso nessuno dei provvedimenti da noi richiesti”.

LA PROTESTA

Ciò detto, si sono messi una benda rossa sugli occhi, simbolo della ‘cecità’ dei Governi davanti ai problemi ambientali, e si sono spostati sulla grande scalinata che porta dal cortile di Palazzo d’Accursio alle sale comunali. Lì, si sono accasciati per terra fingendosi morti. Un modo per parlare delle conseguenze di quello che accadrà se chi governa, a partire dalle amministrazioni comunali, non adotterà seriamente misure a difesa dell’ecosistema.


Intanto, in commissione continuava la discussione e, dopo una serie di tira e molla, con 13 voti a favore (unanimità dei presenti), si è dato semaforo verde ad una mozione all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì prossimo per poter votare subito e dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ecologica. “Cosa occorre perché capiate che siamo in una situazione di emergenza? Ho parlato di rabbia e ora aggiungo una parola: frustrazione”, sbotta uno degli attivisti esortando i consiglieri più titubanti.

“Frustrati ci siamo sentiti già l’ultima volta che ci siamo visti in Comune alla prima udienza in commissione, ascoltando discorsi pieni di parole vuote: ‘Bologna ha già fatto tanto, il clima per Bologna è già una priorità’, ma non è vero- protestano gli attivisti- se l’ambiente fosse fosse importante almeno quanto il turismo…”, le cose andrebbero meglio. Al che la consigliera di Coalizione civica Emily Clancy propone una mozione d’ordine chiedendo alla commissione di adottare e votare direttamente il documento portato da Exctinction Rebellion già l’11 settembre scorso, “per fare più in fretta e perché è già completo così”.

Facile a dirsi, più difficile a farsi. La maggioranza pur volendo far presto preferisce discutere un testo integrando anche le proposte degli attivisti di Fridays for future e una serie di atti già discussi in commissione. “Mi impegno a presentare una proposta di ordine del giorno da votare con urgenza nella seduta di lunedì, dopo lo sciopero. E’ certo un atto simbolico, ma deve contenere anche gli impegni conseguenti, per dare una svolta vera alle nostre politiche, mettendo al primo posto ambiente e clima”, manda a dire il dem Andrea Colombo.

Gli attivisti di Extinction rebellion si accontentano del bicchiere mezzo pieno, parlano di “mezza vittoria” seduti in cerchio in piazza Maggiore. E valutano il da farsi, in attesa del Consiglio comunale di lunedì: aderiranno allo sciopero di venerdì. Tra le proposte in discussione, anche quella di dormire in tenda in piazza Maggiore fino a lunedì.

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