ROMA – “Le donne sanno collaborare, con la loro naturale empatia”, diventano “una macchina che si muove in modo perfetto. Il vecchio cliché della spietata competizione è superato”. Lo dice a ragion veduta Francesca Cosentino, giovane di 31 anni che vive a San Floro, provincia di Catanzaro, e che, per lo Speciale ‘Donne al comando’ di DireDonne, ha raccontato la sua storia imprenditoriale nata per “restituire alla Calabria la gloria che ha perso e riportare dopo secoli di abbandono tutta la filiera della seta”.
La cooperativa di cui fa parte, vincitrice nel 2018 del premio Bandiera Verde Cia, si chiama ‘Nido di seta’ e si compone di “tre donne e un uomo, la nostra quota blu”, ha ironizzato l’imprenditrice che ha partecipato con il proprio business all’appuntamento organizzato il 24 settembre a Roma da ‘Donne in Campo’ e Cia-Agricoltori italiani sugli ‘Agritessuti‘. “Partiamo dall’albero di gelso e alleviamo i bachi di seta. Collaborano con noi molte artigiane. Il nostro obiettivo è restare in Calabria, valorizzare la nostra terra e anche per questo la nostra produzione è 100% biologica”. Francesca Cosentino ha raccontato anche del suo percorso personale: “Non ho trovato difficoltà nella mia vita imprenditoriale come donna, ma devo anche dire- ha ammesso- che non sono sposata e non ho figli”. Perché è questo il punto dolente secondo la giovane imprenditrice, quando “bisognerà sdoppiarsi, triplicarsi o ancora di più perché in Calabria mancano i servizi basilari per incentivare il lavoro femminile”.
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