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La curva della Spal ricorda Federico Aldrovandi: “Il tuo volto splenderà sopra la nostra città”

La curva ovest della squadra di Ferrara annuncia una coreografia speciale in occasione dell'anniversario dell'omicidio di Federico Aldrovandi

Pubblicato:25-09-2019 11:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:44
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ROMA – “Ciao Federico, sono passati 14 anni da quando ti hanno strappato via la vita dal petto. Eri un bambino. Già, a 18 anni si è ancora bambini. Abbiamo raccolto le foto che tuo papà ha pubblicato in questo ultimo periodo, sei tu che cresci, è la tua vita che si colora e sboccia. Poi te l’hanno rubata. Vigliaccamente. E i colori svaniscono. Tutto diventa grigio. Stasera li riaccenderemo quei colori. Tutto si tingerà di bianco e di azzurro e il tuo volto tornerà a splendere maestoso sopra la Ovest, sopra la nostra città. È il nostro modo di starti vicino in questo giorno, il nostro modo per abbracciare forte la tua famiglia, il nostro modo per ricordare a tutti che non dovrà mai più accadere quel che è successo a te. Ciao Federico, nostra bandiera”. Così, su facebook, la curva Ovest della Spal annuncia per la partita di questa sera contro il Lecce, una coreografia speciale in ricordo di Federico Aldrovandi, studente di Ferrara ucciso da quattro poliziotti durante un normale controllo la notte del 25 settembre 2005.

“In tutto questo tempo- aggiungono i tifosi della Spal- abbiamo imparato che sei il figlio di tutti. È stato merito della tua famiglia, Federico. Si sono battuti come leoni dando a tutta Italia una lezione di Giustizia, di Umanità e di Dignità. L’omertà di via Ippodromo ci ha fatti vergognare, loro ci hanno restituito l’orgoglio di essere cittadini di Ferrara, per questo non li ringrazieremo mai abbastanza”.

“Un figlio che viene strappato alla sua famiglia e al suo futuro dalla cieca follia di chi abusa del potere che la comunità gli ha affidato, ci ha terrorizzati. La tua famiglia- concludono- ci ha mostrato come si combatte, anche per questo non li ringrazieremo mai abbastanza. Per questo li amiamo. Profondamente”.


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