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Summit delle diaspore, al via oggi alla ‘Dire’

Presentazione seconda edizione alle 11 in Corso Italia a Roma

Pubblicato:25-09-2018 08:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:35

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ROMA – Si terra’ oggi alle ore 11.00, presso la sede dell’agenzia di stampa Dire, in Corso d’Italia 38/A, a Roma, la conferenza stampa di presentazione del progetto Summit nazionale delle diaspore 2018-2019.Dopo il successo della prima edizione e seguendo indicazioni e raccomandazioni sorte dal percorso dello scorso anno, si legge in una nota, e’ al via una seconda edizione ancora piu’ ricca: incontri con associazioni delle diaspore e con imprenditori migranti nelle 12 citta’ italiane dove piu’ alta e’ la loro presenza attiva, moduli di formazioni frontali e a distanza (Fad), eventi culturali, un sito web di informazione e la possibilita’ di creare sinergie e progettualita’ non solo a livello nazionale, ma anche su scala internazionale, nei Paesi di origine dei partecipanti al progetto.

Tutto questo al fine di rafforzare le conoscenze e le competenze delle diaspore, contribuire alla definizione di una nuova narrativa sulle migrazioni e favorire una rappresentanza inclusiva e attiva delle diaspore nella Cooperazione italiana allo sviluppo. Ad aprire i lavori Cleophas Adrien Dioma, coordinatore del progetto. Previsti interventi del vice-ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Emanuela Del Re, delresponsabile relazioni esterne e comunicazione dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) Emilio Ciarlo e del direttore della ‘Dire’ Nico Perrone. A seguire Ada Ugo Abara e Aurica Danalachi, rispettivamente project assistant e segretario del Summit, Tatiana Esposito, direttore generale per l’immigrazione e le politiche di integrazione del ministero del Lavoro, Stefania Mancini, consigliere delegato della Fondazione italiana Charlemagne, Giorgio Righetti, direttore generale Acri/Fondazioni per l’Africa Burkina Faso, e Vincenzo Curatola, presidente del Forum Sad nonche’ rappresentante del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo (Cncs). A moderare Vincenzo Giardina, giornalista della ‘Dire’. “Esserci – conoscersi – costruire e’ lo slogan del Summit” afferma Dioma. “Vogliamo esserci, perche’ la presenza attiva di imprenditori e associazioni di migranti e’ spesso offuscata da una narrazione solo negativa e passiva delle migrazioni, che nuoce a tutti. Conoscersi, perche’ in Italia ci sono oltre 2100 associazioni di migranti espressioni delle diaspore (dati del ministero del Lavoro e delle politiche sociali). E vogliamo costruire, perche’ attraverso il networking l’impatto della nostra azione cresce, sia in Italia che nei nostri Paesi di origine, soprattutto grazie al ruolo che possiamo avere come attori della Cooperazione italiana”. “Il ruolo delle associazioni delle diaspore e’ un tema prioritario per l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo” continua Emilio Ciarlo, responsabile Rapporti istituzionali e comunicazione dell’Aics: “Riconosciamo nelle diaspore una risorsa strategica che riveste un ruolo chiave nello scambio economico, culturale e sociale tra Paesi. Molte associazioni delle diaspore svolgono attivita’ di solidarieta’ internazionale e cooperazione, promuovendo le relazioni tra l’Italia e i Paesi emergenti, aiutando lo sviluppo locale e contribuendo anche alla riduzione della pressione migratoria”. ll progetto Summit nazionale delle diaspore 2018-2019 e’ finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, le Fondazioni For Africa Burkina Faso e la Fondazione Charlemagne. È realizzato in partnership con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, con il gruppo Migrazione e sviluppo del Consiglio nazionale per la cooperazione allo Sviluppo (Cncs) e con Studiare Sviluppo. Ha inoltre il supporto tecnico di CeSPI e Associazione Le Reseau. Questi soggetti hanno fortemente voluto la seconda edizione e contribuiscono attivamente alla sua realizzazione, condividendo la visione dell’attuale legge sulla Cooperazione allo Sviluppo (125/14), che promuove la partecipazione del settore privato e delle comunita’ migranti come attori di sviluppo nei Paesi emergenti.

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