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Lucha y Siesta, la Regione Lazio si aggiudica all’asta l’immobile

Lo sportello antiviolenza, casa rifugio, spazio politico femminista e transfemminista non è più a rischio di essere svenduta ed entra in una nuova fase in cui finalmente può essere restituita alla città

Pubblicato:25-08-2021 10:42
Ultimo aggiornamento:25-08-2021 13:43
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lucha y siesta
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ROMA – “L’asta di via Lucio Sestio 10, tenutasi lo scorso 5 agosto, si è finalmente conclusa: la Regione Lazio si è aggiudicata l’immobile. Con questa acquisizione la Regione riconosce una storia importante e apre, a tutta la comunità che l’ha scritta, un futuro possibile dopo anni di precarietà e incertezze”. Lo fa sapere in una nota l’ufficio stampa di Lucha y Siesta, “sportello antiviolenza, casa rifugio, spazio politico femminista e transfemminista, verde e polifunzionale, un’esperienza complessa da sempre a disposizione delle tante persone e delle tante realtà che hanno desiderio o bisogno di attraversarla”.

Oggi dunque “è un giorno speciale per tutte le donne per le quali Lucha è stata casa, per le/i bambine/i che qui sono cresciute/i, per le attiviste che in Lucha hanno sempre creduto. Oggi vinciamo insieme. Oggi scriviamo insieme un pezzetto di storia delle donne e di tutte le soggettività. Lucha y Siesta non è più a rischio di essere svenduta ed entra in una nuova fase in cui finalmente può essere restituita alla città. Ringraziamo- continua la nota- tutte le persone che amano e hanno sostenuto Lucha con un sorriso, un post o una donazione in questi anni, che siano 1 o siano 13. Ringraziamo Marta Bonafoni per aver acceso i motori, le consigliere, i consiglieri e le assessore regionali che ci hanno sostenuto. Con Ale, Fra, Paola, Martina e Francesca nel cuore. Lucha è già di tutte e tutti. Lucha c’è e questa è la sua Casa. Continuiamo a dare Lucha alla città”. 

 ZINGARETTI: “LUCHA Y SIESTA PATRIMONIO COMUNITÀ, REGIONE LO HA SALVATO

“Abbiamo salvato Lucha y Siesta, una grande esperienza di protagonismo delle donne e lotta alla violenza di genere. Un patrimonio di tutta Roma e della nostra comunità. Lo abbiamo fatto perché è ipocrita riempirsi la bocca della parola diritti e solidarietà e poi assistere senza fare nulla alla chiusura dei servizi”. Così in un post su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “È lo stesso spirito che ci ha portato, qualche anno fa, a salvare tutti i centri antiviolenza di Roma e provincia che rischiavano di chiudere. E poi a garantire alle donne spazi per organizzare attività culturali, di promozione delle pari opportunità, di contrasto agli stereotipi e alla violenza, con il bando sui luoghi delle donne che ha aiutato Lucha y Siesta, la Casa Internazionale delle Donne e altre preziose realtà nei quartieri. Ora la Regione resterà al vostro fianco, la vostra storia è un bene comune: i vostri valori sono anche i nostri. Grazie per il coraggio e l’impegno di ogni giorno”.


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