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ROMA – “Riaprire le scuole? Da qualche parte bisogna ricominciare”. Risponde così Pier Luigi Bartoletti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma e segretario romano della Federazione italiana Medici di Medicina Generale, interpellato sul tema dall’agenzia Dire. “L’alternativa- prosegue Bartoletti- è quella di non riaprire le scuole ma, al di là del segnale, il problema non si risolverebbe, anzi: è preferibile che i ragazzi vadano a scuola, in un ambiente controllato, piuttosto che girare per strada“.
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“Il Coronavirus non dà problemi al sistema sanitario in relazione al numero dei contagiati, ma al numero dei ricoveri. Se il numero dei contagiati rimane alto certamente è un segnale negativo, ma non sinonimo di sofferenza del sistema sanitario. Iniziamo ad accendere la luce rossa se dovessero aumentare i ricoveri in rianimazione“, dice ancora Bartoletti all’agenzia Dire. “Per fortuna siamo ancora ad agosto- prosegue Bartoletti- ci sono 30 gradi e le condizioni ambientali non sono quelle di marzo”.
Per il vicepresidente dell’Omceo Roma ci sono “molte incognite e poche certezze” per il futuro. “Onestamente non lo so se aumenteranno i contagi- dice Bartoletti- quello che sappiamo è che l’età media dei contagiati è molto bassa e che non hanno sintomi, quindi non c’è alcun tipo di allarme dal punto di vista dei posti in terapia intensiva“. In ogni caso i dati di questi giorni si riferiscono “ai ‘buoi che sono scappati’ 10/15 giorni fa, si tratta quindi di persone che hanno il Covid-19 da almeno dieci giorni. La domanda però è questa- conclude Bartoletti- sono stati più o meno attenti?”.
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