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Tria: “Deficit in diminuzione, è possibile disinnescare l’aumento dell’Iva”

"Ci sono margini di manovra. Anche a leggi vigenti, senza altre misure, il deficit per il 2020 sarebbe sostanzialmente inferiore al 2,1% del pil previsto nel Def di aprile scorso"

Pubblicato:25-08-2019 10:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:38
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ROMA – “Ci sono margini di manovra. Anche a leggi vigenti, senza altre misure, il deficit per il 2020 sarebbe sostanzialmente inferiore al 2,1% del pil previsto nel Def di aprile scorso. Siamo molto sotto quel livello. È il risultato di una politica di bilancio che ha permesso di portare avanti i programmi voluti dalle forze politiche, ma mantenendo i saldi di bilancio sotto controllo”. Così il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervistato dal Corriere della sera.

Dunque le clausole sarebbero da meno di 23 miliardi? “Penso sarebbero certamente minori dell’ammontare delle clausole di salvaguardia previste per il 2020 dai programmi del governo precedente”, risponde il ministro a Federico Fubini.

Quindi ci sono sette o otto miliardi di deficit in meno rispetto alle attese, sul 2020? “Non solo per i risparmi sulle due misure, anche per le maggiori entrate attese e i minori interessi sul debito. Si oscilla tra i sei e gli otto miliardi. Dipende da noi, se sapremo conservare la calma sui mercati e quindi uno spread fra titoli italiani e tedeschi sui livelli attuali o poco più bassi. Ricordo che quando si delinea il quadro del bilancio in autunno, per convenzione, le proiezioni della spesa sul debito risentono dell’andamento dello spread nelle ultime settimane prima di varare la manovra. Quindi sarebbe utile non farlo aumentare nelle prossime settimane, come accadde l’anno scorso”, spiega Tria.


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