ROMA -“Non c’è più un governo complice, non c’è più un governo di servi, c’è un governo che non deve dire grazie a nessuno ma difende l’interesse nazionale italiano”, spiega Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno. “Questo vale per le concessioni dei signori Benetton e vale per i voti in Europa- prosegue Salvini- c’è un bilancio che dovranno approvare all’unanimità per spendere i soldi che gli diamo? Il voto dell’Italia non c’è e non ci sarà, fino a che non ci si risolve una volta per tutte il problema immigrazione“. Insomma, “fino a che non ci sarà questa condivisione noi il voto alle politiche europee non lo diamo e non lo daremo”, aggiunge il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno.
“Le decine di denunce e di minacce che mi arrivano mi danno sempre più forza per tirare dritto e io le considero tutte medaglie da appendere al petto perche’ mi pagano per difendere i confini e la sicurezza di questo Paese e i confini e la sicurezza di questo Paese io voglio difendere”.
“Noi discutiamo con tutti, io incontro tutti e ascolto tutti”, ma “con Orban c’è la condivisione di intenti di proteggere le frontiere esterne e di avere un’immigrazione illegale pari a zero nel nostro Paese e nel nostro continente”. “L’unica soluzione e’ riportare queste persone da dove partono e quindi aiutare paesi come Libia, Tunisia e Marocco ad essere ospitali e accoglienti”, spiega Salvini.
“Il problema non è prendere gli immigrati dall’Italia, il problema è che i soldi che gli italiani e gli europei versano a Bruxelles vengano usati per difendere i confini esterni. Questo vale a sud vale a est, vale ovunque”, spiega il vicepremier. “Il problema ce lo risolviamo noi da soli, quello che mi sono impegnato a fare e che farò è che non siano gli italiani a pagare”, conclude.
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