BOLOGNA – Nel giorno in cui Bologna ricorda il 25 luglio del 1943, data della caduta del governo fascista di Benito Mussolini, il sindaco Matteo Lepore, pensa a un altro ’25’, il 25 settembre, quando gli italiani saranno chiamati a votare il nuovo Parlamento. “Il fascismo nel nostro Paese non è morto e io non vorrei affatto rivedere i fascisti al governo“, dice a chiare lettere Lepore a margine della cerimonia di commemorazione. “Credo che il 25 settembre abbiamo una grande occasione, si vota per chi dovrà governare questo Paese. Le cose sono molto chiare: o con il Partito democratico e i suoi alleati o con la Meloni e i suoi alleati. È una scelta di campo molto chiara”, scandisce il sindaco.
“In molti ci stanno consigliando di non parlare di fascismo, ma credo che di fascisti dobbiamo parlare. Poi saranno i cittadini a scegliere liberamente. Ma vedo troppa violenza in questo Paese, troppa prevaricazione, troppa incapacità di considerare cosa sono stati i due anni che ci lasciamo alle spalle. Non voglio rivedere i fascisti tornare al governo“, conclude.
“Abbiamo il fascismo alle porte”, quindi non è il momento per il centrosinistra di dividersi e mettere in discussione Enrico Letta. Il monito arriva dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore. “Penso che sia il momento di rompere gli indugi. Basta veti e contro-veti per costruire questa alleanza di centrosinistra. Credo che Letta debba essere il nostro candidato, il Pd deve andare con coraggio a dire agli italiani che serve una svolta sociale a questo Paese”, scandisce Lepore a margine della cerimonia di commemorazione della caduta del Fascismo.
“Tutto il resto sembra quasi un congresso e francamente chi oggi mette in discussione Letta non sa di cosa parla e sarebbe ora di dire basta a questa idea della politica, perché abbiamo il fascismo alle porte, sarà il caso che ci si impegni in queste elezioni“, conclude.
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