MODENA – Blitz animalista ieri sera alla Fiera dell’agricoltura e dell’allevamento di Nonantola, in provincia di Modena: gli attivisti sono piombati alla sagra intenzionati a liberare la “povera scrofa prigioniera, che è stata per tre giorni rinchiusa nella gabbia” e a fermare il gioco di cui era protagonista, ‘Indovina il peso del maiale’, che prevedeva un premio in salumi. Il blitz è stato organizzato dal movimento Iene Vegane con la partecipazione di Leal – Lega Antivivisezionista Modena e attivisti indipendenti e rappresentanti di Fronte Animalista. A dare la notizia- accompagnata da foto- sono gli stessi animalisti, con un comunicato dai toni apocalittici.
Gli animalisti demonizzano infatti la festa, dove hanno trovato “un girone infernale con pulcini in teca sotto una lampada- scrivono- galline, capre, asini e pony con tanto di sella, ogni specie di animale considerato da ‘reddito'”. E ancora, “i cavallini alla stregua di giostre montati da cuccioli umani, gli altri animali disorientati” e poi, appunto, “la ‘regina’ della sagra, la povera scrofa, che è stata per tre giorni rinchiusa nella gabbia, rassegnata e immobile e forse sedata”.
Arrivati alla festa, gli attivisti hanno mostrato cartelli con scritte di protesta e spiegato ai presenti “quali sofferenza significhi per un maiale e per tutti gli animali essere portati in mezzo a rumore, luci e via vai di persone e mezzi”, incassando contestazioni ma anche trovando qualcuno disposto ad ascoltare le loro ragioni.
Gli animalisti hanno incrociato perfino il sindaco: “Durante il nostro intervento siamo stati avvicinati anche dal sindaco di Nonantola, Federica Nannetti, che ci ha chiesto chi ci avesse dato l’autorizzazione ad entrare, a quel punto abbiamo risposto che noi attivisti siamo sempre autorizzati da chi non ha voce ovvero gli animali“, concludono gli animalisti.
di Marcella Piretti, giornalista professionista