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Il Nettuno sotto i ferri, da domani cantieri aperti/FT e VD

Il Nettuno sta bene, ma potrebbe stare meglio: a prendersi cura di lui sarà un gruppo di 30 studenti dell'Istituto di conservazione e restauro e dell'Alma Mater

Pubblicato:25-07-2016 17:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:55

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BOLOGNA – Da domani apre al pubblico il cantiere per il restauro della fontana del Nettuno, a Bologna. Il vecchio Dio del Mare, curato l’ultima volta 30 anni fa, “non sta benissimo– a detta dei tecnici- potrebbe stare meglio“. Le sostanze acide contenute nello smog e anche nell’acqua (con cloro) hanno nel tempo danneggiato e corroso sia il metallo della statua sia il marmo della fontana. In particolare l’acqua, spiegano i responsabili dei lavori, “non è trattata in modo adeguato” perchè troppo “aggressiva” e servirebbe un “controllo per maggiore tutela”. Inoltre, servirebbe una manutenzione più frequente, anche dei piccoli dettagli, per salvaguardare di più il Nettuno. Su questo, il sindaco Virginio Merola assicura il suo impegno.

“Il lavoro fatto 30 anni fa è stato importante- spiega Merola durante la visita di questa mattina al cantiere- quello che è mancato, e oggi lo sappiamo bene, è una programmazione della manutenzione. Per cui, alla fine di questo restauro, concluderemo una convenzione con l’Istituto del restauro perchè questa programmazione ogni due o tre anni di monitoraggio e manutenzione sia assicurata”. Il progetto per far rinascere il Nettuno è stato studiato e realizzato dall’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr), in collaborazione con l’Alma Mater di Bologne e il Cnr di Pisa. “Sarà ripristinata l’immagine originale della fontana– spiega la direttrice dell’Istituto, Gisella Capponi- con i valori cromatici di questi materiali, che sono stati pesantemente alterati dalle concrezioni calcaree in particolare, che hanno cambiato il colore dei bronzi”.


Sul Nettuno saranno realizzati interventi “legati alla conservazione dei materiali- spiega ancora Capponi- quindi operazioni molto delicate di pulitura dei materiali lapidei e dei bronzi”. Saranno poi fatte stuccature per “migliorare la capacità di resistenza” e “interventi di protezione delle superfici in bronzo”, con trattamenti anti-corrosione. Tutti lavori che “dovranno garantire, a fronte di una buona manutenzione- sottolinea Capponi- la durata di questa opera straordinaria”.

A prendersi cura del Nettuno è un gruppo di 30 studenti dell’Istituto e dell’Alma Mater. “Abbiamo pensato che fosse un’occasione straordinaria per poter far operare gli studenti della nostra scuola di alta formazione”, spiega la direttrice. Al momento sono al lavoro gli studenti sulla parte in bronzo, gli altri hanno già terminato una prima fase venerdì scorso. Ma “torneranno tutti a settembre- precisa Capponi- perchè il cantiere si deve chiudere a fine ottobre”. Intanto, da domani si aprono le porte del cantiere ai bolognesi e ai turisti, che potranno così guardare Nettuno direttamente negli occhi e prenotare anche una visita guidata. “Sarà un’occasione storica per noi bolognesi- sottolinea il sindaco- ed è unica anche per la forte partecipazione popolare, che si è tradotta anche in finanziamenti. Il Comune da parte sua ha stanziato 200.000 euro per questa operazione. Credo sia davvero un’occasione da non perdere”, insiste il sindaco, che benedice l’apertura del cantiere alle visite.

di Andrea Sangermano, giornalista professionista

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