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Sgarbi e i Pokemon: “Idiozia collettiva, meglio andare a pesca”

"Una volta giocavano a dama, a scacchi, cose che almeno richiedevano un minimo di applicazione intellettuale" dice il critico

Pubblicato:25-07-2016 10:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:55

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sgarbi

ROMA – I Pokemon? “Una idiozia collettiva“, un “giochetto per bimbi deficienti”. Vittorio Sgarbi è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. A Vittorio Sgarbi è stato chiesto un parere su Pokemon GO, il gioco del momento: “I pokemon? Mi fanno cagare a priori. Ho letto che sono anche agli Uffizi di Firenze, è una forma di idiozia collettiva, a un certo punto si alza un imbecille, mette in giro qualcosa e tutti gli vanno dietro. La quantità di persone che non ha un cazzo da fare nella propria vita è enorme e queste cose lo dimostrano, già il nome Pokemon mi fa schifo, ma poi dopo che uno li ha trovati cosa ci fa, li vende, ci fa qualche soldo? No, lo fanno solo perché non hanno un cazzo da fare”, dice Sgarbi.

yelp pokemon goUna volta giocavano a dama, a scacchi, cose che almeno richiedevano un minimo di applicazione intellettuale. Lo smartphone è uno strumento formidabile, ma purtroppo ci sono queste applicazioni che sono forme di masturbazione. Pokemon, solo il nome mi fa schifo, ma ormai è diventato un contagio, voi me ne parlate e io sono costretto a rispondere di una cosa che mi fa schifo solo a sentirne nominare il nome”. Insomma, a Sgarbi questa mania per i Pokemon proprio non va giù: “Sono peggio di una partita di calcio (leggi anche: Calcio, Sgarbi: “Quelli che guardano la nazionale mi fanno c…”), questi pokemon sono un divertimento per bambini deficienti. Se da un lato sono una cagata, dall’altro sono un’opera geniale per chi l’ha inventata. Visto che ci sono così tanti gonzi devo inventarmi anche io qualcosa del genere. Ma dico io non sarebbe meglio andare a pesca?“.


di Adriano Gasperetti, giornalista professionista

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