sabato 8 Novembre 2025

VIDEO | Summit Nato, Rutte: “Gli Usa totalmente impegnati nella difesa degli alleati”

Donald Trump aveva sganciato la 'bomba' sull'articolo 5 del Trattato, al segretario generale della Nato il compito di disinnescarla. Cosa ha detto Mark Rutte all'avvio del Summit a L'Aia

ROMA – “Per me è chiaro che gli Usa sono impegnati nell’articolo 5” del trattato Nato: all’apertura della seconda giornata del Summit Nato all’Aia, le parole del segretario generale Nato Mark Rutte mettono una pezza alla potenziale bomba lanciata dal presidente Usa, Donald Trump, in volo sull’Air Force One per raggiungere l’appuntamento nei Paesi Bassi. Trump infatti, parlando con i cronisti, ha messo in discussione il pilastro dell’alleanza nordatlantica, ovvero il principio di difesa collettiva -o mutuo soccorso- previsto dall’articolo 5, appunto. Quello che prevede l’intervento di tutti i membri nel caso uno venga attaccato, anche con l’uso della forza militare.

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COSA HA DETTO TRUMP SULL’ARTICOLO 5

Invece, in viaggio verso L’Aia, il presidente Usa ha così piazzato una spada di Damocle sul capo degli alleati, con cui poche ore dopo si è seduto tranquillamente al tavolo a cena. “Dipende dalla vostra definizione, ci sono diverse definizioni dell’articolo 5”, ha detto infatti il tycoon-presidente, rispondendo ai cronisti, ritenendo il principio di difesa collettiva dunque “interpretabile”. Parole di un certo peso, dette poi alla vigilia del vertice in cui si sta discutendo dell’aumento della spesa militare, su cui- tra l’altro- l’accordo sembra ormai scontato, come lo stesso Trump ha ‘spolerato’ con un post sul suo social Truth.

“GIUSTO PAREGGIARE LE SPESE CON QUELLE DEGLI USA”

All’indomani, sulle ‘diverse definizioni’ dell’articolo 5 per gli Usa, Mark Rutte ha preferito gettare acqua sul fuoco e fare chiarezza: “Per me è assolutamente chiaro che gli Stati Uniti sono totalmente impegnati nella Nato, totalmente impegnati nell’articolo 5”, ha dichiarato infatti il segretario generale della Nato, all’arrivo al summit.
“Abbiamo anche l’aspettativa che canadesi ed europei accelereranno la loro spesa- ha aggiunto- assicurandosi non solo di essere in grado di difenderci dai russi e da altri, ma anche di pareggiare, ed è giusto così, le spese con quelle degli Stati Uniti”.

“SCELTE DIFFICILI MA NON CI SONO ALTERNATIVE, I MIEI COLLEGHI LO SANNO”

Con il nuovo piano per la difesa dei 32 paesi alleati si aggiungeranno migliaia di miliardi, ha continuato, “ma ovviamente i Paesi devono trovare i fondi. Non è facile- ha aggiunto- sono decisioni politiche. Lo riconosco pienamente. Ma allo stesso tempo, i miei colleghi al tavolo sono fermamente convinti che, data la minaccia russa e la situazione della sicurezza internazionale, non ci siano alternative- ha concluso- Dobbiamo farlo davvero”.

IL MESSAGGIO PRIVATO A TRUMP: “NESSUN PROBLEMA SE L’HA PUBBLICATO”

Il segretario generale Nato ha risposto ai cronisti anche sulla diffusione da parte di Donald Trump del suo messaggio privato in cui si congratulava per la ‘vittoria’ sul fronte dell’accordo sull’aumento della spesa militare al 5%. “Non è imbarazzante, nel mio messaggio enunciavo un fatto- ha chiarito- non saremmo dove siamo ora se Donald Trump non fosse stato eletto nuovamente presidente”. In definitiva, “Non ho problemi che l’abbia pubblicato”, ha concluso.

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