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Torna il Palermo Pride: Beppe Fiorello ‘madrino’ e sfilata il 9 luglio

Il tema politico di questa edizione è 'Né le terre né i corpi sono luoghi di conquista'. Il direttivo: "Ribadiremo l'impegno contro le mafie e contro i fascismi"

Pubblicato:25-06-2022 16:21
Ultimo aggiornamento:25-06-2022 16:22

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PALERMO – Sarà Beppe Fiorello il ‘madrino’ del Palermo Pride 2022. La manifestazione è stata fissata per sabato 9 luglio, con concentramento alle 16 al Foro Italico e un percorso che terminerà al parco di villa Filippina, in piazza San Francesco di Paola, per la serata di chiusura. L’annuncio del coordinamento Palermo Pride arriva all’indomani dell’abolizione della sentenza ‘Roe vs Wade’ da parte della Corte Suprema americana e a poche ore dall’attentato alla discoteca di Oslo.

“Troppe persone si chiedono ancora a cosa serva un corteo del Pride nel 2022 – commenta il direttivo -. In meno di 24 ore la sentenza Usa che cancella il diritto alla libera scelta in tema di aborto e l’attentato che ha ucciso due persone e ne ha ferite 21, fuori da un locale gay, hanno dimostrato quanto i nostri corpi siano costantemente sotto attacco e quanto sia necessario manifestare e prendersi lo spazio pubblico per difenderli”.

Il tema politico del 2022 è ‘Né le terre né i corpi sono luoghi di conquista‘. “Un tema che abbiamo fortemente voluto per sottolineare la relazione tra le pratiche di guerra e le pratiche di discriminazione violenta contro i nostri corpi, vivrà dentro il corteo con una declinazione che celebra l’impegno contro le mafie e contro i fascismi“, sottolinea il coordinatore del Palermo Pride Luigi Carollo. “Nel trentennale delle stragi di Capaci e di via d’Amelio è necessario più che mai ricordare che non esiste soluzione di continuità tra le lotte per le libertà di tutti e tutte e antimafia sociale e che non può esserci Cultura della Pace senza militanza antifascista e contro ogni forma di oppressione perpetrata sui popoli e sulle persone”, aggiunge.


E sulla presenza di Beppe Fiorello, il direttivo del Palermo Pride aggiunge: “Un attore amatissimo che è non solo un nostro conterraneo, è soprattutto un artista che ha sempre messo il proprio talento al servizio dell’impegno civile. Giuseppe ha concluso la lavorazione del suo primo film da regista e per questo esordio ha fortemente voluto raccontare una storia liberamente ispirata alla vicenda di Giorgio e Toni, i due ragazzi scomparsi e ritrovati morti dopo pochi giorni a Giarre più di 40 anni fa. La storia di Giorgio e Toni, il loro amore, la loro fine hanno avuto un’importanza talmente centrale per il movimento Lgbtq+ siciliano (e nazionale) che non potevamo non ringraziare Giuseppe Fiorello per la scelta di coraggio e di amore, chiedendogli di vivere insieme a noi il corteo di quest’anno”.

Fiorello si dice “onorato di partecipare al Pride di Palermo, nella mia Sicilia – prosegue -. Partecipare è un’attività importante per sostenere i diritti umani e in quest’epoca in cui la distanza fisica si sta delineando per confini virtuali, ho accolto immediatamente l’invito anche per ritrovare direttamente e fisicamente le persone. In questo caso, partecipo anche per conoscere, capire e vivere un’esperienza di lotta ai diritti in prima persona con la speranza che questi diritti al più presto possano essere riconosciuti per salvaguardare la vita di tutte le persone che devono essere libere di essere”.

Il giorno precedente al corteo Palermo ospiterà l’assemblea degli Stati GenDerali Lgbtqia+ & Disability che si svolgerà al cinema De Seta, ai Cantieri culturali alla Zisa, nel pomeriggio di venerdì 8 luglio: si tratta di uno spazio politico in cui collettivi e persone in arrivo da tutta Italia elaboreranno una piattaforma di rivendicazioni per andare oltre i limiti dell’agenda parlamentare, uno spazio nato per dire “molto più del ddl Zan, non con spirito di protesta contro l’autonomia del Parlamento ma per affermare che le persone lgbtqia+ e con disabilità hanno bisogno di molto più di un intervento legislativo contro le discriminazioni”.

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