NEWS:

Vandalizzata la statua dedicata alla porchetta a Trastevere

Sulla scultura di piazza San Giovanni della Malva imperversano le polemiche. I residenti del quartiere: "Ci dissociamo da questo scempio, l'installazione va rimossa subito"

Pubblicato:25-06-2021 09:00
Ultimo aggiornamento:25-06-2021 14:44
Autore:

statua porchetta roma orizzontale
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – È stata vandalizzata nella notte con della vernice rossa la statua dedicata alla porchetta posta da qualche giorno in Piazza San Giovanni della Malva, nella zona di Trastevere a Roma.

Sulla statua realizzata da Amedeo Longo, nell’ambito di un progetto artistico temporaneo nelle piazze romane, intitolata ‘Dal panino si va in piazza’, si erano accese numerose polemiche, .

L’ARTISTA HA SUBITO MINACCE E ATTACCHI DAGLI ANIMALISTI

“Sta arrivando di tutto. Ci aspettavamo attacchi da artisti conclamati, dalla stampa specializzata. Ma gli attacchi degli animalisti a una statua di travertino sinceramente no. L’artista ha ricevuto anche minacce, è spaventato. Come accademia Rufa abbiamo comunque deciso di non rispondere”. È quanto fa sapere l’ufficio stampa della Rufa, che si occupa della comunicazione dell’artista autore della statua della porchetta imbrattata con vernice rosso sangue nella notte a Trastevere, a Roma.


rimozione statua porchetta2

IL COMITATO EMERGENZA TRASTEVERE: RESIDENTI OFFESI, RIMUOVERLA SUBITO

Rimuovere subito l’installazione posta a Piazza della Malva. I giornalisti hanno parlato molto degli animalisti offesi, dei vegani, la verità è che è stata una bruttissima scelta per il rione stesso e per i suoi residenti che si sono sentiti offesi“. Così in una nota Simonetta Marcellini, presidente del comitato Emergenza Trastevere, che prosegue: “In una intervista l’assessora al Commercio del Municipio Roma 1, Giulia Urso, ha dichiarato che alle piazze del municipio andava data energia dopo la pandemia, una domanda sorge spontanea, dove vive l’assessora? Non è al corrente del disastro che vivono i residenti e le piazze del I municipio, il risultato di oggi forse le aprirà gli occhi. Naturalmente- sottolinea la presidente- ci dissociamo da questo ulteriore scempio che è una dimostrazione della realtà che viviamo. Chissà, forse è proprio questo il risultato che cercava l’autore. Sarebbe anche interessante sapere quanto è costata alla fiscalità generale e quali sono stati i criteri di scelta, le modalità di assegnazione dell’opera e qual è stata la ratio del voler comporre una roba del genere. E, da ultimo, chi e come è stato pagato”, conclude.

MASSIMO WERTMULLER: “STATUA BRUTTA, UN ERRORE AVERLA MESSA”

Un errore averla messa“. Massimo Wertmuller è uno dei critici della prima ora della statua che rappresenta la porchetta, posta in Piazza San Giovanni della Malva, nella zona di Trastevere a Roma, vandalizzata nella notte.

Attraverso i social, l’attore romano l’ha più volte criticata per il messaggio che lancia e per l’estetica: “Dobbiamo intenderci sul termine opera d’arte- spiega all’agenzia Dire-. Appena l’ho vista mi sono detto che era brutta. E poi ci sono i diritti degli animali, che hanno rapito passione e commozione più del mio lavoro in questo momento”. In questo senso, continua, “c’è un punto di vista mio, che amo gli animali e che non mangio più da una vita e poi c’è un punto di vista di elementare estetica. Quando l’ho vista ho pensato alla bruttezza delle fattezze e del messaggio che dava. Le tradizioni romane non sono solo la porchetta ma sono molte altre. Definire una cosa come quella opera d’arte e pensare che non si possa discutere della sua bruttezza assoluta, e ci metto anche il messaggio che lancia, vuol dire dargli una patente che non ha. È fatta male, rappresenta un maialino, che è un animale simpaticissimo…”.

L’ATTORE: “NON È SBAGLIATO BUTTARE SANGUE SU UNA STATUA CHE SUGGERISCE ORRORE”

L’attore de ‘In nome del popolo sovrano’ ha raccontato della sua esperienza in alcuni mattatoi: “Ci sono passato due volte, le urla di terrore di questi animali sono insopportabili. Pensare di mettere una statua così al centro di una piazza, per rivalutarla, dicendo che è una tradizione romana, lo trovo aberrante“. Sull’atto vandalico della notte, della vernice rossa a rappresentare il sangue, dice: “Siamo sicuri che è una cosa così scandalosa? Questo è un simbolo. Buttare ‘sangue’ su una statua che già suggerisce l’orrore, non mi pare che sia stato così sbagliato. È stato più sbagliato averla messa al centro di una bellissima piazza, di un bellissimo quartiere di Roma. Sull’arte c’è da discutere. Se prende queste vie, ‘annamo bene’, come si dice a Roma. È brutta oggettivamente”. Per Wertmuller “il discorso dell’animale e dei suoi diritti è ancora difficile. Quando tocchi l’argomento del punto vista della compassione dell’animale, non li hai tutti dalla tua parte”. Quanto successo nella notte, conclude Wertmuller, può essere “l’occasione per rimuoverla. Io la toglierei immediatamente. Uno può sbagliare”.

ANIMALISTI ITALIANI: ORA RENDE CHIARA LA SOFFERENZA DEGLI ANIMALI

“Per non dimenticare Angelo, il cane randagio torturato e impiccato da un gruppo di ragazzi nel 2016 è stata realizzata una statua di bronzo dall’artista Alessandro Di Cola. Il monumento che rappresenta il cane nella sua bellezza e fierezza si trova nell’area cani del parco Ravizza, in zona Monteverde a Roma, per ricordare la vittima indifesa della crudeltà umana celebrando la Sua esistenza in Vita. Avremmo voluto vedere la stessa celebrazione del rispetto e dell’amore per gli animali anche a Trastevere, dove purtroppo si continua a parlare della ‘statua della porchetta’! ‘L’opera’ oggi è stata imbrattata con della vernice rossa. La ‘statua della discordia’, ora, rende chiara la sofferenza degli animali, declassati a meri oggetti e a cibo per gli uomini. Il sangue innocente versato per tradizioni insensate e anacronistiche non potrà mai essere arte”. È quanto si legge in un post di Animalisti italiani in merito a quanto accaduto questa notte alla statua realizzata da Amedeo Longo.

ALFONSI: “HA ACCESO IL DIBATTITO, SARÀ RIMOSSA E SUBITO RESTAURATA”

“L’atto di vandalismo che ha colpito questa notte una delle 8 opere del progetto ‘Piazze Romane’, segna l’ennesimo atto di insofferenza e mancanza di accoglienza nei confronti dei giovani. Un città sempre più lontana dal resto delle altre Capitali europee come Parigi, dove Macron ha appena destinato 30 milioni di euro in favore di artisti emergenti”. Questa la dichiarazione della Presidente del Municipio Roma Centro, Sabrina Alfonsi.

“Mi chiedo- conclude la presidente Alfonsi- come coloro che a parole si battono per una sensibilità maggiore nei confronti degli animali e per una società in cui uomini e donne vivano in maggiore armonia con il resto degli essere viventi umani e non umani, giudichino atti di violenza, intolleranza e vandalismo come questo. L’opera relativa alla porchetta in piazza della Malva ha svolto in questi giorni al meglio il suo ruolo di accendere una discussione in città. Su temi quali il consumo di carne il rapporto tra uomini e animali allevati a scopo di consumo ma soprattutto su come le Istituzioni possano offrire spazi di protagonismo ai giovani della nostra città. La statua deturpata verrà immediatamente restaurata“.

“Voglio fare i complimenti all’artista. L’arte contemporanea deve far discutere e delle otto opere esposte in questo progetto l’unica che ha fatto discutere è stata quella di Longo. Di questa statua stanno scrivendo articoli il New York Times, giornali tedeschi e testate spagnole“. Così la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, al termine delle operazioni di rimozione della statua della porchetta di Amedeo Longo che si sono rese necessarie per restaurare l’opera.

La violenza non è ammissibile mai, in qualunque forma- ha aggiunto-. Sia contro un’opera d’arte, un animale o una persona. Abbiamo comunque deciso di rimuovere la statua solo per restaurarla. Il suo destino sarà comunicato tra qualche giorno”.

LEGGI ANCHE: I politici al mare su ‘una banana’, nuovo murale di Greb a Roma

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it