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VIDEO | Roma, quadro omaggio a Mariella Gramaglia al centro antiviolenza I Municipio

Un quadro accoglierà le donne che si rivolgeranno al centro antiviolenza intitolato a Mariella Gramaglia al Municipio I a Roma

Pubblicato:25-06-2019 17:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:27

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ROMA – Sono stati dipinti da Simona Sarti gli occhi di Mariella Gramaglia che campeggiano sulla tela donata stamattina al centro antiviolenza intitolato a suo nome, nel I Municipio a Roma. L’opera è stata affissa nella sala dedicata all’accoglienza delle donne, al IV Piano della sede di Circonvallazione Trionfale, dalla presidente, Sabrina Alfonsi, e dalla presidente di BeFree – che gestisce il centro – Oria Gargano.

Un omaggio alla giornalista, alla politica, ma soprattutto alla femminista, che “va al di là della targa”, sottolinea Alfonsi, per “riempire di bellezza, con l’arte contemporanea, uno spazio, che, se curato anche dal punto di vista visivo, può accogliere meglio e di più” le donne che vi approdano con vissuti di sofferenza. E può servire anche a “raccontare la storia di Mariella- continua la presidente Alfonsi- che per me è stata la guida più forte sia come politica che come femminista, e per la città la più grande amministratrice, che ha lavorato moltissimo sui tempi di conciliazione per le donne, inventrice dello 060606, delle banche del tempo, di grandi manifestazioni per unire le donne di tutto il mondo in un alveo di pace”.




Il senso della bellezza è qualcosa che noi dobbiamo trasmettere alle donne che vengono da situazioni di violenza, spesso atroci“, è il commento emozionato di Oria Gargano, che sulle attività del centro finanziato dalla Regione Lazio e inaugurato l’ 8 marzo fa sapere: “Sono 53 le schede aperte dal 12 marzo, data di apertura dell’attività di sportello”, “oltre la metà quelle che hanno iniziato un percorso- spiega Claudia Piccini, del centro antiviolenza-. Donne di tutte le età, dai 20 ai 60 anni, che ci hanno contattato grazie al numero di cellulare attivo h24 (3316493913) e al fisso (0669617834) a cui rispondiamo negli orari di apertura del centro (lunedì e venerdì 10-17; martedì e giovedì 10-18; mercoledì 20-17,30)”.

E nel nome di Mariella Gramaglia, Gargano ricorda l’importanza di “unire il gusto per il bello con quanto c’è di antagonista e di forte nel femminismo. Questo quadro rappresenta la bellezza delle donne, la necessità di dare loro forza- aggiunge Gargano alla Dire-. Quando una donna subisce violenze da un uomo con cui aveva pensato di trascorrere la vita, il trauma è estremamente forte e tutto ciò che può servire per alleviarlo, ma anche a dare il coraggio per cominciare una nuova vita di libertà, è il benvenuto”.

Una “figura altra”, Mariella Gramaglia, che io vedevo quasi inarrivabile- continua la presidente di BeFree- simpatica e cordiale”, ma anche “autorevole. Ecco mi piacerebbe che per contaminazione passasse questo messaggio: l’autorevolezza delle donne sta insieme anche alla loro forza, simpatia e capacità di stare insieme”. Era “una donna speciale”, dichiara alla Dire Simona Sarti, per “i suoi occhi, il suo sorriso, la sua forza” e “per me è un onore rappresentarla in questa sede. Lo sfondo dell’opera”, rosso, “è quasi un monocromatico che rappresenta un po’ il colore della nostra pelle, del sangue- spiega la pittrice- ed è segnato da questi tratti bianchi che sono un tipico segno delle mie opere” e sono “i segni del tempo di ognuno di noi, non visibili agli altri, ma che stanno sulla nostra pelle e nella nostra memoria”.

In basso due scarpe di donna, “simbolo del femminicidio”, e in alto, “quasi fuori dal quadro” intitolato ‘Con Donna’, uno “specchietto retrovisore, con cui di solito si guarda chi arriva da dietro, ma che in questo caso rappresenta lo sguardo di Mariella che guarda nel nostro autos, nel nostro interiore”. Incorniciato in un legno di riciclo, “vissuto”, sarà uno “sguardo di protezione per chiunque avrà il coraggio di venire qui a raccontare se stessa o per risolvere i suoi problemi”.

Al ricordo commosso della protagonista del femminismo italiano, hanno partecipato anche Roberta Cerroni, sua storica collaboratrice, Sara Lilli e Tatiana Campioni, rispettivamente capogruoppo del Pd e assessora al Commercio del I Municipio, Marta Leonori, consigliera della Regione Lazio, Alessandra Lapadula, di Telefono Rosa, Federica Parisi, della Regione Lazio. Prima e non ultima, la figlia, Maddalena Vianello: “È stato molto emozionante essere qui qualche mese fa l’otto marzo, un luogo importante dove si porta la sofferenza, ma anche il riscatto, la gioia di costruire una nuova vita, nuove opportunità- dichiara alla Dire-. Sono stata e sono molto felice che questo luogo sia stato dedicato a mia madre, che è stata una militante e ha dato molto al femminismo romano e all’amministrazione di questa città. Oggi sono ancora più felice di avere questo quadro alle spalle donato ad un luogo dove è importante portare la bellezza, che la ricorda e ritrae i suoi occhi in maniera vivida e viva. Sono felice che questo sia un luogo dove poter ricordare il suo contributo”.

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