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La ministra Roccella protesta; le mazzate (vere) e i calci (veri) in faccia a due persone per terra e Lucia Annunziata che molla la Rai ora di destra

L'editoriale del nostro direttore Nico Perrone

Pubblicato:25-05-2023 17:33
Ultimo aggiornamento:25-05-2023 17:33

roccella annunziata milano
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ROMA – Scusate per il titolo che racchiude fatti separati che io in questo articolo collego in modo arbitrario scusandomi con le anime sensibili. Parto dalle proteste contro la ministra Eugenia Roccella al Salone del libro di Torino dove un gruppo di militanti e femministe dell’associazione ‘Non una di meno’ ha protestato con forza contro la ministra facendo saltare la presentazione del suo libro ‘Una famiglia radicale’. Premetto che condanno chi ricorre alla forza e alla violenza per impedire a qualcuno di parlare, di confrontarsi, di esporre il proprio pensiero. Ma in questo caso, scusatemi, mi sembra esagerato parlare di violenza. E mi sorprende che la ministra Roccella, con un passato da attivista dei Radicali puri e duri, se la sia presa così tanto con una manifestazione organizzata da poche persone, che hanno urlato sì ma poi basta, messe giù dalla polizia. Ho vissuto gli anni terribili del terrorismo, quando anche nel mio liceo chi non si allineava agli slogan estremisti rischiava mazzate vere e non solo. E i radicali del mio liceo, in quegli anni, quasi mai stavano dalla parte dei non estremisti proprio perché la loro azione politica, come urlava in ogni dove l’unico leader, Marco Pannella, era sempre esagerata ed estremista contro tutti e contro il regime, non importa se di destra o di sinistra, governava l’Italia. Quindi mi sorprendo di chi si sorprende di fronte a quattro urla e alla mancata presentazione del libro che sicuramente potrà essere ripresentato in altre mille piazze. Ci vuole misura, soprattutto dagli esponenti della maggioranza di Governo attuale che hanno vinto le elezioni dopo anni terribili: con la pandemia; il populismo grillino che prima ha aizzato le piazze e poi ammazzato la voglia di milioni di persone che si erano avvicinate alla politica; la mancanza di una vera opposizione parlamentare, ora divisa e litigiosa tra loro, come garanzia del corretto andamento democratico. Chi governa ha una responsabilità in più, non deve parlare soltanto alla sua parte ma farsi carico di tutti gli altri, anzi direi di più: è proprio dei problemi della stragrande maggioranza di chi non ha votato centrodestra (ricordiamo che il primo partito è l’astensione al  40% e che il Governo attuale rappresenta nemmeno il 30% degli elettori) che i nostri governanti devono mettere in primo piano. La ministra Roccella ha le spalle larghe, ha vissuto anni di militanza dura tra i Radicali, non voglio e non posso credere che valuti davvero come cosa grave quanto accaduto e mi aspetto che intervenga nel caso la Questura voglia davvero agire contro le persone di ‘Non una di meno’ a livello penale. Un bel gesto che metterà a tacere chi parla di pericolose derive autoritarie.

Veniamo ora a quanto si è visto in rete in relazione al duro pestaggio da parte di agenti delle forze dell’ordine ieri a Milano e oggi a Livorno contro due persone a terra, prese a calci e manganellate sulla testa. Una prova di forza e violenza totalmente gratuita, i soggetti erano a terra, non avevano armi, chi li stava pestando erano nettamente in vantaggio. In questo caso bene ha fatto la magistratura ad intervenire per chiarire l’accaduto.Spero che non si risolva in nulla di fatto perché le immagini, le testimonianze dei giovani che erano lì, non sembrano lasciar dubbio alcuno: c’è stato abuso di potere, un pestaggio vero e proprio che per fortuna non si è trasformato in tragedia come abbiamo visto capitare negli Stati Uniti in situazioni analoghe. I cittadini devono temere quelli che non rispettano la legge e non pensare che sono quelli chiamati a farla rispettare i primi a fregarsene.

Per ultimo vorrei soffermarmi sulla decisione di Lucia Annunziata di mollare la Rai in segno di protesta con il nuovo corso deciso dal Governo Meloni che oggi ha nominato i nuovi direttori dei Tg e delle altre reti. “Dimissioni irrevocabili – ha fatto sapere Annunziata – perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, nè sui contenuti, nè sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai… d’altra parte non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro”. Che dire? Anche qui mi sembra un gesto che spiega una cosa e ne fa pensare altre dieci. Non va dimenticato che Lucia Annunziata è stata anche lei Direttore del Tg3 e Presidente della Rai, decisioni a suo tempo prese seguendo le stesse modalità che oggi lei contesta al centrodestra. Penso che Annunziata si sia voluta distinguere subito politicamente, rivendicando purezza, il non essere scesa a compromessi con i cattivoni che oggi ci governano. E adesso ci saranno sicuramente cori da sinistra contro i puzzoni ‘fazisti’, e tra qualche mese vedrete che ci sarà qualcuno che proporrà di candidarla al Parlamento europeo. Anche sul caso delle dimissioni invito tutti alla calma, sicuro che ben presto la Mezz’ora di Annunziata sulla Rai si trasformerà in una bell’Ora intera su un’altra tv.    


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