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Conference League, scontri tra tifosi a Tirana: rispediti in Italia 80 “hooligans” della Roma

Stasera la finale, match tra Roma e Feyenoord. La polizia locale invita la popolazione a stare lontana dagli ultras delle due squadre

Pubblicato:25-05-2022 14:48
Ultimo aggiornamento:25-05-2022 14:57

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ROMA – Non è stata una notte pacifica quella di Tirana, dove stasera si gioca la finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. Scontri tra tifosi di entrambe le squadre e polizia locale si sono ripetuti in tutta la città. La polizia di Tirana ha reso noto in un comunicato che sono 60 i tifosi di Roma e Feyenoord fermati a seguito degli incidenti in varie zone della città. Di questi 48 sono di nazionalità italiana e 12 olandesi. Nelle prime ore di questa mattina sono arrivati in Albania centinaia di altri tifosi e altri migliaia sono previsti, anche senza biglietto, per assistere alla sfida. La polizia ha reso noto di aver proceduto a rimpatriare 80 tifosi della Roma in traghetto, “in quanto considerati pericolosi hooligans”.

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POLIZIA TIRANA: “ALBANESI STATE LONTANI DA ULTRAS DI ROMA E FEYENOORD”

“Faccio un appello ai cittadini albanesi: state lontani dalle zone dove ci sono i tifosi olandesi e italiani ed evitate le provocazioni“. Così in conferenza stampa il vicedirettore della Polizia di Stato albanese, Albert Dervishi, sulla difficile situazione di ordine pubblico a Tirana, prima della finale di Conference League tra Roma e Feyenoord.

“I tifosi portati in commissariati sono stati trovati in possesso di coltelli, oggetti pirotecnici e barre di ferro – ha detto – Uno dei nostri agenti feriti è stato ferito proprio da una coltellata. Siamo anche in contatto con la Figc affinché questi individui non possano più avere accesso negli stadi. Ai cittadini italiani e olandesi faccio un altro appello: comportatevi come cittadini europei. Qui la legge sarà rigorosamente rispettata, e non obbedire agli ordini della polizia e resistere agli attacchi alle forze dell’ordine sono reati che secondo la legislazione albanese vanno condannati con una pena fino a sette anni di reclusione. Siamo impegnati ad opporci a ogni atto di violenza, a garantire l’ordine e la sicurezza e il normale svolgimento della partita di questa sera”.

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