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Albertini (Assohotel Confesercenti Emilia-Romagna): “Quando Draghi parla con fiducia, a noi squilla il telefono”

Il neo presidente punta a ritornare ai numeri del turismo prima della pandemia: "Serve una strategia per dare slancio al settore"

Pubblicato:25-05-2021 19:19
Ultimo aggiornamento:25-05-2021 19:19

Fabrizio Albertini presidente Assohotel Confesercenti Emilia-Romagna oriz
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BOLOGNA – Passaggio di testimone in Assohotel Confesercenti Emilia-Romagna. Fabrizio Albertini succede a Filippo Donati, che ha lasciato la presidenza dell’associazione degli albergatori per candidarsi sindaco di Ravenna con una lista civica sostenuta dal centrodestra. Albertini, che è anche il presidente di Confesercenti Cesenatico, è stato nominato alla guida di Assohotel dall’assemblea elettiva che si è svolta oggi pomeriggio alla quale hanno partecipato il presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina, il direttore di Confesercenti Emilia-Romagna, Marco Pasi, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, Paola Bissi, responsabile del servizio Turismo, commercio e servizi della Regione. “Sostituire Filippo Donati non sarà facile, grande persona, un grande amico, è stato la colonna portante del nostro sindacato sia a livello nazionale che regionale negli ultimi 20 anni. Da lui abbiamo imparato molto, proseguirò sul solco già tracciato in passato, cercando di intrecciare e di irrobustire la collaborazione con i presidenti e con i funzionari delle varie città, per cogliere al meglio quelle che sono le esigenze dei vari territori delle loro specificità”, spiega Albertini.

“Se con l’imminente stagione estiva la costa ripartirà a breve e sembra già con buoni risultati, la priorità da oggi sarà quella di concentrare, sforzi, azioni e promozione su Appennino, terme e città d’arte che non possono permettersi di attendere altro prezioso tempo prima di ripartire”, afferma il presidente neoeletto. “Confesercenti è e resta la mia casa. Prendere la decisione di lasciare non è stato facile, ma l’esperienza di questi anni mi servirà per offrire il mio contributo al territorio in cui vivo”, è il messaggio di congedo di Donati.

“VEDIAMO UNA LENTA RIPARTENZA, DOBBIAMO TORNARE A FARE IL 15-16% DEL PIL”

Riparte il turismo in Emilia-Romagna. “Oggi vediamo una lenta ripartenza dopo tanto buio grazie all’allentamento delle restrizioni: i primi segnali sono abbastanza positivi, con un discreto interesse per la costa”, certifica Fabrizio Albertini, presidente neoeletto di Assohotel-Confesercenti Emilia-Romagna, che indica alla politica quali sono le destinazioni sulle quali investire nei prossimi mesi perché da sole faranno più fatica ad agganciare la ripresa post-Covid: Appennino, terme e città d’arte. Per il resto, il giudizio sul Governo è positivo.


“Ho sentito più parlare di turismo dal premier Draghi e dal ministro Garavaglia che negli ultimi dieci anni. Si sono resi conto di quanto pesa questa industria nell’economia del Paese. Ogni volta che Draghi parla con fiducia della situazione italiana, a noi torna a squillare il telefono. Dobbiamo tornare a fare il 15-16% di Pil come prima della pandemia“, riconosce Albertini nel corso dell’incontro ‘Turismo, si riparte: con quali prospettive e con quali regole’, in cui si è fatto il punto sulle prospettive del turismo in regione. Adesso “serve una strategia che possa dare più slancio al settore. Ripartire in sicurezza è forse una delle cose che ci chiedono prima di tutto i turisti”, spiega il numero Assohotel. “I protocolli costruiti insieme hanno fatto scuola anche per le altre regioni. Spero che il peggio possa essere alle spalle: ora dobbiamo rimboccarci le maniche per recuperare il tempo perso“, sprona Albertini.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati della ricerca realizzata dal Centro studi Turismo per Confesercenti. Tra il 2020 e il 2019 le presenze dei turisti in Emilia-Romagna sono calate del 44%, mentre gli arrivi hanno fatto registrare un -50%: -69% le presenze di stranieri e -35% quelle di italiani. Adesso, dopo mesi di restrizioni, rileva il Centro studi, nonostante un elevato desiderio di vacanza, la minore capacità di spesa legata alla crisi farà aumentare le vacanze brevi, quelle di tre-quattro giorni in località turistiche che offrono spazi tali da garantire maggiore sicurezza. Tutte le principali aree prodotto (località balneari, di montagna termali, città d’arte, rurali) sono in recupero o in lieve crescita.

CORSINI: “SETTORE DECISIVO PER RIPRESA, SEGNALI POSITIVI”

L’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini, non ha mai perso l’ottimismo. Da mesi si dice convinto che il settore ripartirà prima e meglio di quanto ci si possa aspettare. Ora coglie “i primi segnali positivi in queste prime settimane di apertura”, dopo un “periodo durissimo per il turismo che ha subito il colpo più pesante dalla pandemia”. Adesso “c’è una programmazione che ci consente di guardare con più fiducia al futuro“, spiega nel corso dell’incontro ‘Turismo, si riparte: con quali prospettive e con quali regole’ organizzato da Confesercenti. “Sono convinto che il turismo potrà essere decisivo per dare la spinta alla ripresa economica già dalle prossime settimane”, assicura l’assessore, ricordando le azioni messe in campo dalla Regione, a cominciare dalle campagne mediatiche come quella di cui è protagonista l’attore bolognese Stefano Accorsi e che “sta riscuotendo grande successo”. Se poi ripartiranno anche gli spostamenti internazionali, anche infrastrutture duramente colpite dalla crisi come l’Aeroporto di Bologna potranno tornare respirare.

“In previsione dell’estate e poi per settembre-ottobre, ci sono ragionevoli speranze che l’Aeroporto di Bologna possa raggiungere livelli di operatività tali da farlo ritornare non a livelli pre-Covid, ma a livelli importanti”, dice Corsini. “I ristori non sono stati sufficienti a coprire le perdite subite. Ora c’è ulteriore decreto con 15 miliardi per le attività economiche. Penso, però, che questo sia il momento per ripartire, per fare arrivare i turisti e riprendere il percorso di normalità, tornando al lavoro”, sottolinea l’assessore, confermando l’inserimento del settore turistico tra quelli sui quali saranno indirizzate le risorse europee per il settennato 2021-2027.

“È chiaro che la partita non si gioca più solo sui ristori che noi continueremo a chiedere perché ci aiuteranno a traghettare le imprese da questa lunga pandemia“, ragiona Vincenzo Messina, presidente nazionale di Assohotel. “Dobbiamo parlare delle strategie e delle azioni alla base della ripartenza”, aggiunge, avvertendo che il settore è ben lontano dal recupero. “Oggi abbiamo prenotazioni solo per agosto”, ammonisce Messina “Ci aspettiamo di poter riaprire ne non chiudere mai più. Anche perché, se riparte il turismo, riparte il sistema economico nazionale”, conclude.

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