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Recovery, Bardi: “Ultimo treno per la nostra regione”

Infrastrutture, internazionalizzazione, cultura, agricoltura, natura e turismo di qualità: queste per il presidente le parole d'ordine per una programmazione e uno sviluppo della Basilicata

Pubblicato:25-05-2021 16:48
Ultimo aggiornamento:25-05-2021 16:48
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vito bardi
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POTENZA – “Abbiamo attivato una serie di misure economiche di sostegno regionali, efficaci ed integrative rispetto a quelle predisposte dal governo nazionale. Adesso però è giunto il tempo di passare al contrattacco, di trasformare la crisi in opportunità, pensando soprattutto alle nuove generazioni, creando opportunità di sviluppo duraturo e invogliando i nostri giovani a tornare in Lucania”. Così il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, intervenendo in streaming alla presentazione del volume sui 50 anni della Regione. Per il presidente “è questa la grande opportunità rappresentata dal Pnrr, che si configura come l’ultimo treno. È ora di liberare le idee e garantire un futuro di sviluppo vero della nostra regione che parta da un cambio di passo reale, coinvolgendo sin da ora tutti gli stakeholder che saranno i protagonisti della strategia di sviluppo regionale”.

Bardi ha sottolineato il ruolo della Regione, “centro aggregatore tra le imprese che generano il valore, i centri di ricerca che sono motori dell’innovazione e il nostro territorio che è il destinatario di tutti i nostri sforzi”. Infrastrutture, internazionalizzazione, cultura, agricoltura, natura e turismo di qualità: queste per il presidente le parole d’ordine su cui impostare la programmazione e lo sviluppo del territorio regionale. Parole da abbinare “indissolubilmente al tema della legalità, penso alla Dia anche in Basilicata, e della spesa pubblica buona, dopo anni di occasioni perse”, ha concluso. 

CICALA: “REGIONE HA SAPUTO FAR FRONTE ALLA GESTIONE PANDEMICA, MA NON BASTA” 

Per il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala: “La pandemia ha colto di sorpresa il mondo intero che mai si sarebbe aspettato di fare i conti con un virus invisibile che ha colpito tutti in modo indistinto. Eppure la nostra regione ha saputo far fronte sin da subito, con tutti gli strumenti a sua disposizione, alla gestione pandemica, anche attraverso alcuni provvedimenti economici volti a salvaguardare l’economia regionale. È ovvio, però, che questo non basta”. “Se da un lato abbiamo la speranza dei vaccini e quindi di un ritorno alla vita normale – ha continuato Cicala – dall’altro abbiamo l’esigenza di ripensare a una nuova programmazione economica e di investimenti con i soldi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Queste risorse per il presidente dovranno essere investite nelle infrastrutture, per attrarre nuovi investimenti, rilanciare il turismo e rivitalizzare i piccoli borghi “per quel turismo lento e di qualità sempre più ricercato. La Basilicata deve uscire fuori dai propri confini ed aprirsi al mondo ma allo stesso tempo diventare attrattore dei grandi players. Io credo che oggi dobbiamo vincere tutti insieme una grande scommessa: quella di ripopolare i nostri borghi dando la possibilità, ai giovani lucani, di scegliere se rientrare in Basilicata o di rimanere fuori. Una regione che si ripopola è una regione decisamente più ricca, più forte, più competitiva”, ha concluso Cicala.


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