NEWS:

VIDEO | Coronavirus, ecco il libro dei fumettisti italiani per lo Spallanzani di Roma

Il racconto collettivo firmato dai grandi del fumetto italiano ha preso forma tavola dopo tavola ormai dal 25 marzo e, in preorder, ha gia' donato 60mila euro per l'emergenza Coronavirus

Pubblicato:25-05-2020 10:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:22

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

https://youtu.be/2y2Bn9QFYQM

ROMA – In diretta streaming dal Forbidden Planet, uno dei ‘templi’ romani del fumetto, quelli di ARF! insieme al ceo di PressUP, Vincenzo Cirimele e al Direttore Generale dell’Inmi Spallanzani, sabato pomeriggio hanno presentato in anteprima COme VIte Distanti

Il racconto collettivo firmato dai grandi del fumetto italiano ha preso forma tavola dopo tavola ormai dal 25 marzo e, in preorder, ha gia’ donato 60mila euro per l’emergenza Coronavirus all’Inmi Lazzaro Spallanzani di Roma. 


Con l’introduzione di Alessandro Baricco e le tavole, tra gli altri, di Gipi, Zerocalcare, Sara Pichelli, Rita Petruccioli e Milo Manara, il volume ha come protagonista un ‘eroe mascherato’ catapultato nelle vite – e nelle case – degli altri.

“Sono circa 80 tavole- spiega Paolo Campana di ARF!- e la distribuzione iniziera’ la prima settimana di giugno”. “Abbiamo raggiunto oltre 3mila copie– racconta invece Vincenzo Cirimele di PressUP- Da subito nonostante la riconversione dell’azienda siamo voluti andare oltre e abbiamo deciso di impegnarci concretamente in un progetto culturale”. 

“Faremo delle proposte in base al nostro elenco di attrezzature che sono necessarie e condivideremo insieme qual e’ la scelta migliore”, dichiara il direttore generale dello Spallanzani, Marta Branca, a proposito dei 60mila euro gia’ donati. E conclude: “E’ bello che le persone che donano sappiano cosa sia riesce a fare con i loro soldi e con i loro sforzi”. 

Il pre-order di COme VIte Distanti e’ attivo online sul sito di ARF! al link www.arfestival.it/covid.

:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it