NEWS:

Caporalato, si firma a Roma il protocollo nazionale

POTENZA - Il prossimo 27 maggio, alle ore 12,

Pubblicato:25-05-2016 16:59
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:46

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

caporalatoPOTENZA – Il prossimo 27 maggio, alle ore 12, presso il Ministero dell’Interno, sarà sottoscritto il Protocollo sperimentale per la lotta al caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori agricoli. Lo annuncia Pietro Simonetti del Coordinamento delle politiche per i migranti della Regione Basilicata.

“Ministeri dell’Interno e del Lavoro, Regioni e parti sociali- spiega Simonetti- si impegnano ad adottare misure specifiche e risorse per l’applicazione dei contratti di lavoro, l’accoglienza, le assunzioni regolari, il trasporto,la formazione professionale, l’assistenza sanitaria e l’eliminazione dei Centri abusivi, controllati dai caporali bianchi e neri in particolare nelle aree del Mezzogiorno. Il Protocollo è il risultato della iniziativa della Regione Basilicata, tramite il Coordinamento politiche per i migranti, la Caritas e le parti sociali che hanno elaborato nei mesi scorsi- aggiunge Simonetti- precise proposte e richieste al Governo nazionale, stante anche la lentezza parlamentare per l’approvazione del DDL su misure per utilizzare le norme antimafia alla intermediazione illegale ed al controllo del caporalato di vaste zone del Paese”.

Il 27 maggio saranno presenti i ministri del lavoro e dell’interno oltre ai rappresentati delle Regioni e delle parti sociali. “Si tratta- commenta Simonetti- di una tappa importante che vede accolte le proposte della Basilicata. Esprimiamo quindi la soddisfazione di tutte quelle parti del sistema istituzionale, sociale, economico e politico che hanno sostenuto e incoraggiato la nostra iniziativa per una nuova fase della lotta per la legalità,la dignità del lavoro, anche per i migranti, la valorizzazione della produzione agroalimentare. Si tratta di un altro passo in avanti del progetto lucano voluto dal Presidente della Giunta e dal Consiglio regionale”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it