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25 aprile, Mattarella: “Repubblica figlia della lotta antifascista, ora e sempre Resistenza”

Le parole del Presidente Mattarella da Cuneo spazzano via qualunque traccia di polemica: "Italia Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista, ora e sempre Resistenza"

Pubblicato:25-04-2023 15:13
Ultimo aggiornamento:27-04-2023 09:10

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ROMA – L’Italia è “una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista“: ci pensa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a mettere in chiaro una volta per tutte (e per tutti) i valori su cui si basa la democrazia italiana e il valore della Resistenza. Tant’è che, parlando al Teatro Toselli di Cuneo durante la cerimonia commemorativa del 78mo anniversario della Liberazione, scandisce “Ora e sempre Resistenza“.

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“UNA REPUBBLICA FONDATA SULLA COSTITUZIONE, FIGLIA DELLA LOTTA ANTIFASCISTA”

All’atto della Liberazione “la crisi suprema del Paese esigeva un momento risolutivo, per una nuova idea di comunità, dopo il fallimento della precedente. Si trattava di trasfondere nello Stato l’anima autentica della Nazione. Di dare vita a una nuova Italia. Impegno e promessa realizzate in questi 75 anni di Costituzione repubblicana. Una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista. Le Costituzioni nascono in momenti straordinari della vita di una comunità, sulla base dei valori che questi momenti esprimono e che ne ispirano i principi. Le ‘Repubbliche’ partigiane, le zone libere, nelle loro determinazioni, nel loro operare, furono anticipatrici della nostra Costituzione. È dalla Resistenza che viene la spinta a compiere scelte definitive per la stabilità delle libertà del popolo italiano e del sistema democratico, rigettando le ambiguità che avevano permesso lo stravolgimento dello Statuto albertino operato con il fascismo”, dice Mattarella a Cuneo.


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“FRUTTO DEL 25 APRILE È COSTITUZIONE, FESTA IDENTITÀ ITALIANA”

Il frutto del 25 aprile è la Costituzione. Il 25 aprile è la Festa della identità italiana, ritrovata e rifondata dopo il fascismo. È nata così una democrazia forte e matura nelle sue istituzioni e nella sua società civile, che ha permesso agli italiani di raggiungere risultati inimmaginabili”, dice ancora Mattarella a Cuneo.

“La rottura del patto tra Nazione e monarchia, corresponsabile, quest’ultima, di avere consegnato l’Italia al fascismo, sottolineava l’approdo a un ordinamento nuovo. La Costituzione sarebbe stata la risposta alla crisi di civiltà prodotta dal nazifascismo, stabilendo il principio della prevalenza della persona e delle comunità sullo Stato, guardando alle autonomie locali e sociali dell’Italia come a un patrimonio prezioso da preservare e sviluppare. Una risposta fondata sulla sconfitta dei totalitarismi europei di impronta fascista e nazista per riaffermare il principio della sovranità e della dignità di ogni essere umano sulla pretesa di collettivizzazione in una massa forzata al servizio di uno Stato, in cui l’uomo appare solo un ingranaggio”, aggiunge Mattarella.

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“RESISTENZA RIVOLTA MORALE PATRIOTI PER RISCATTO NAZIONALE”

“Dopo l’8 settembre il tema fu quello della riconquista della Patria e della conferma dei valori della sua gente, dopo le ingannevoli parole d’ordine del fascismo: il mito del capo; un patriottismo contrapposto al patriottismo degli altri in spregio ai valori universali, che animavano, invece, il Risorgimento dei moti europei dell’800; il mito della violenza e della guerra; il mito dell’Italia dominatrice e delle avventure imperiali nel Corno d’Africa e nei Balcani. Combattere non per difendere la propria gente ma per aggredire. Non per la causa della libertà ma per togliere libertà ad altri. La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per affermare il riscatto nazionale“, afferma ancora il Presidente della Repubblica Mattarella durante la cerimonia al Teatro Toselli di Cuneo.

“DA CUNEO PIONIERI COSTITUZIONE PENSAVANO A EUROPA UNITA”

“E qui a Cuneo, mentre la guerra infuriava, veniva sviluppata un’idea di Costituzione che guardava avanti. Pionieri Duccio Galimberti e Antonino Rèpaci. Guardava a come scongiurare per il futuro i conflitti che hanno opposto gli Stati europei gli uni agli altri, per dar vita, insieme, a una Costituzione per l’Europa e a una per l’Italia. Dalla ossessione del nemico alla ricerca dell’amico, della cooperazione. La Costituzione confederale europea si accompagnava alla proposta di una ‘costituzione interna’. Obiettivo: ‘liberare l’Europa dall’incubo della guerra’. Sentiamo riecheggiare in quello che appariva allora un sogno, il testo del preambolo del Trattato sull’Unione Europea: ‘promuovere pace, sicurezza, progresso in Europa e nel mondo’. Un sogno che ha saputo realizzarsi per molti aspetti in questi settant’anni. Anche se ancora manca quello di una ‘Costituzione per l’Europa’, nonostante i lodevoli tentativi di conseguirla”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo dice nel Teatro Toselli di Cuneo, intervenendo alla cerimonia commemorativa del 78mo anniversario della Liberazione.
E nella ‘Costituzione di Duccio’, prosegue Mattarella, “apparivano allora utopie alcune sue previsioni come quella di una ‘unica moneta europea’. Oggi realtà. O quella di ‘un unico esercito confederale’. E il tema della difesa comune è, oggi, al centro delle preoccupazioni dell’Unione Europea, in un continente ferito dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina”.

“ONORE MEMORIA ALPINI CADUTI PER SCIAGURATA AVVENTURA FASCISMO”

In Piemonte “non c’è una famiglia che non abbia memoria di un bisnonno, di un nonno, di un congiunto, di un alpino caduto in Russia, nella sciagurata avventura voluta dal fascismo. Non c’è famiglia che non ricordi il sacrificio della Divisione alpina ‘Cuneense’ nella drammatica ritirata, con la ‘Julia’. Un altro esempio. Un altro monito alla insensatezza della guerra. Rendiamo onore alla memoria di quei caduti”, dice Mattarella nel corso del discorso al Teatro Toselli di Cuneo.

“RESISTENZA E ITALIA SI ONORANO FACENDO PROPRIO DOVERE”

“Sulla scia di quei ‘visionari’ che, nel pieno della tragedia della guerra e tra le macerie, disegnavano la nuova Italia di diritti e della solidarietà, desidero sottolineare che onorano la Resistenza, e l’Italia che da essa è nata, quanti compiono il loro dovere favorendo la coesione sociale su cui si regge la nostra comunità nazionale”, dice ancora Mattarella a Cuneo durante la cerimonia commemorativa del 78mo anniversario della Liberazione.

“Onorano la Resistenza i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno non si risparmiano sforzi e fatica per difendere la salute di tutti. Onorano la Resistenza le donne e gli uomini che con il loro lavoro e il loro spirito di iniziativa rendono competitiva e solida l’economia italiana. Onorano la Resistenza quanti non si sottraggono a concorrere alle spese pubbliche secondo la propria capacità contributiva. Il popolo del volontariato che spende parte del proprio tempo per aiutare chi ne ha bisogno. I tanti giovani che, nel rispetto degli altri, si impegnano per la difesa dell’ambiente. Tutti coloro che adempiono, con coscienza, al proprio dovere pensando al futuro delle nuove generazioni rendono onore alla Resistenza”, aggiunge Mattarella.

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