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Coronavirus, Arcuri: “Presto avremo 25 milioni di mascherine al giorno, pronti a produrle”

Il commissario annuncia anche 150.000 test sierologici al via dal 4 maggio. M avverte: "Non siamo ancora al 25 aprile di questa guerra, dipenderà da noi"

Pubblicato:25-04-2020 11:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:12

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ROMA – “Non siamo ancora al 25 aprile di questa guerra”. Lo dice Domenico Arcuri, commissario all’emergenza del coronavirus, in conferenza dalla Protezione Civile. “Il virus è indebolito ma non è sconfitto- prosegue il commissario-. La vittoria non arriverà per decreto ma dipenderà solo da noi e dai nostri comportamenti, soprattutto nei prossimi giorni”. 

“PRONTI A DISTRIBUIRE TUTTE MASCHERINE CHE CHIEDONO”

“Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che ci verranno richieste, tutte le mascherine che serviranno a gestire la fase due”, dice ancora Arcuri. “Dico di più: un grande paese non può dipendere per sempre dalle speculazioni. Men che meno può dipendere dalle guerre commerciali e da speculatori senza scrupoli. Noi siamo un paese del G7, siamo abbastanza per riuscire a cavarcela da soli”, aggiunge.

Abbiamo distribuito finora 138 milioni di mascherine, la disponibilità delle Regioni è di 47 milioni”. E annuncia: “Distribuiremo le mascherine alla pubblica amministrazione, ai trasporti pubblici, alle forze dell’ordine e a tutti i componenti del sistema pubblico che riprenderanno a vivere dal 4 maggio”.


“PRESTO PRODURREMO 25 MLN MASCHERINE AL GIORNO”

“Utilizzeremo un’altra grande azienda italiana per produrre mascherine, non avremo solo riconversione di nuovi impianti con Cura Italia ma anche l’acquisto da parte dello Stato per avere macchine che servono a produrre. Presto ne produrremo 25 milioni al giorno e non dipenderemo più dalle importazioni”, dice il commissario Arcuri. E avverte: “Nelle prossime ore fisseremo il prezzo massimo per la vendita delle mascherine“.

“DA 4 MAGGIO TEST SIEROLOGICI SU 150MILA ITALIANI”

“Dal 4 maggio sui test sierologici partirà un’indagine a campione su 150mila cittadini, è una massiccia messa in campo per avere i primi risultati”.E aggiunge: “Confido che molto presto potremo avere i primi risultati dei test sierologici, non aspetteremo tutti i 150mila ma forniremo i risultati via via. In qualche settimana avremo i risultati di tutti i 150mila”. 

“APP NON È LASCIAPASSARE O PASSAPORTO”

“L’app non è un lasciapassare, un passaporto per uscire o un’alternativa al lockdown”, dice ancora Arcuri. “E’ una fandonia il parallelismo tra lockdown e app di contact tracing”.

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