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Mattarella: “La resistenza ha ridato dignita’ all’Italia”; Buona liberazione, ma cosa si festeggia?

Edizione del 25 aprile 2018

Pubblicato:25-04-2018 10:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:48
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MATTARELLA: LA RESISTENZA HA RIDATO DIGNITA’ ALL’ITALIA

“La Resistenza fa parte della nostra storia. Ha ridato dignita’ alla Nazione, e’ un patrimonio contro il rigurgito di autoritarirsmi”. Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella danno il via alle celebrazioni per il 25 aprile, che iniziano con l’omaggio al Milite ignoto da parte del Capo dello stato. Cortei e manifestazioni in tutta Italia. A Roma il corteo dell’Anpi partirà alle 9.30 dal parcheggio della Regione Lazio e arriverà a Porta San Paolo: qui si alterneranno gli artisti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, Nicola Alesini al sax, gli attori Eugenio Banella e Livia De Luca.

BUONA LIBERAZIONE, MA COSA SI FESTEGGIA?

Perche’ si festeggia il 25 aprile? Perche’ e’ la festa della Liberazione. Il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Tutti i partigiani attivi nel Nord Italia attaccarono i presidi fascisti e tedeschi e imposero loro la resa. Il Comitato di liberazione assunse il potere “in nome del popolo italiano”. L’insurrezione fu accompagnata da uno sciopero generale annunciato per radio da Sandro Pertini.


DI SEGNI: FU GUERRA CIVILE, NON E’ ANCORA FESTA DI TUTTI

In occasione del 25 aprile, l’Agenzia di Stampa Dire ha intervistato il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni. “Il 25 aprile non puo’ essere una festa di tutti, magari lo fosse” risponde Di Segni. “Il fascismo non era una creatura estranea in Italia e la liberazione dal nazifascismo ha comportato una guerra civile in questo Paese. Noi come ebrei italiani siamo chiaramente dalla parte del 25 aprile, personalmente sono figlio di perseguitati e di un partigiano decorato e quindi so da che parte stare”.

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