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Sanità, un occhio per chi non ci vede, ecco OrCam My Eye 2.0

Progettato da un'azienda israeliana, è appena entrato in commercio in Italia

Pubblicato:25-04-2018 08:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:47

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BOLOGNA – Una minuscola telecamera da attaccare agli occhiali. Che registra tutto ciò che ha davanti e aiuta i non vedenti a ‘vedere’. Non solo può dare indicazioni sulla strada o leggere un menù al ristorante, ma anche memorizzare fino a 100 volti, in modo da informare subito le persone di chi si trovano di fronte. E’ un dispositivo rivoluzionario quello messo a punto dall’azienda israeliana Orcam Techonology e presentato a ExpoSanità a Bologna.

Questo piccolo apparecchio si chiama “Orcam My eye 2.0” ed è un dispositivo di visione assistita per aiutare le persone non vedenti, ipovedenti e dislessici nelle loro attività quotidiane, in modo che possano vivere con più indipendenza possibile. E’ appena stato immesso in commercio in Italia.

A spiegare l’utilità e il funzionamento di questa nuova tecnologia è Rotem Geslevich, responsabile aziendale per Italia, Spagna e Portogallo di Orcam Techonology: “Pesa solo 28 grammi, consiste di una camera e un altoparlante: la camera riprende tutte le informazioni visuali (testi, menù, segnali stradali) e poi le traduce in parole, che vengono espresse in modo discreto all’utente”. Orcam My Eye 2.0 (versione più avanzata del precedente Orcam My Eye) si può attaccare a qualsiasi paio di occhiali con l’aiuto di calamite in modo molto facile e intuitivo e può leggere qualsiasi tipo di testo stampato o su schermo. Tra le altre funzioni, poi, c’è quella di riconoscere le persone: il dispositivo può memorizzare fino a 100 volti quindi gli si può ‘insegnare’ a riconoscere i volti di amici, parenti e conoscenti. “Può anche memorizzare i prodotti, o riconoscere le banconote- racconta ancora Geslevich- e ‘leggere’ i codici a barre: una persona andando in negozio e prendendo in mano il prodotto può sapere esattamente cos’è, ad esempio una bottiglia d’acqua, o la marca”.


Orcam My Eye 2.0 sa riconoscere anche i gesti delle persone, ed è in grado di “dire che ore sono facendo solo il gesto con la mano, senza neppure avere l’orologio”, racconta ancora Geslevich. La ‘mission’ di questo dispositivo è dunque quella di aiutare le persone nello svolgimento delle loro attività quotidiane, riconoscendo velocemente familiari e amici, ma anche di affrontare senza problemi attività che per un non vedente potrebbe essere non così banali, come sapere ora e data esatta, ordinare nel ristorante e leggere i libri. OrCam Technologies è un’azienda israeliana fondata da due innovatori e scienziati israeliani esperti nella visione artificiale (sono anche i creatori di Mobileye, un sistema di assistenza alla guida per la prevenzione degli incidenti stradali acquisito da Intel). I due esperti hanno sviluppato OrCam MyEye nel 2010, ma il primo prodotto è stato venduto solamente nel 2015: i primi cinque anni sono stati dedicati esclusivamente allo sviluppo della tecnologia.

“Praticamente è come insegnare a un bambino a leggere, riconoscere volti e prodotti”, dice ancora Geslevich. L’azienda OrCam Technologies è presente in 25 paesi (e sviluppa la tecnologia in 15 lingue diverse). Il costo del dispositivo, appena entrato sul mercato italiano, è di 4.500 euro più Iva, per chi è interessato può trovare sul sito l’elenco dei distributori.

 

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